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La strage di milioni di aringhe morte per il caldo: il racconto di alcuni abitanti del posto

Succede nel profondo entroterra a ovest di Sydney. La moria di milioni di pesci è stata causata da mesi di alluvioni e da temperature troppo elevate. I residenti locali lamentano un fetore terribile, un disastro di elevatissima portata.

Una catastrofe ambientale nel fiume Darling del Nuovo Galles del Sud, nel profondo entroterra a ovest di Sydney, parte del più grande sistema fluviale dell’Australia. Milioni di pesci morti si sono accumulati nelle vie d’acqua presso la città di Menindee.

“Una pericolosa tragedia che comprometterà sempre più la qualità dell’acqua”. Queste le parole del portavoce dei Verdi Cate Faehrmann. I pesci dovranno essere rimossi il prima possibile, prima di aggravare ancora il disastro ecologico.

Le cause della moria di milioni di pesci

Il Department of Planning and Envirnoment del New South Wales monitora la situazione. La moria di pesci, è causata da mesi di alluvioni e da temperature inconsuetamente alte, che hanno causato nel fiume livelli estremamente bassi di ossigeno.

milioni di pesci morti

Il termometro ha registrato temperature record nei giorni scorsi, aggravando ulteriormente una situazione già critica. I residenti locali lamentano un fetore terribile incrementato dalle elevate temperature. Numerosi i video su social media che mostrano uno spesso strato di pesci che galleggiano su un’acqua.

milioni di pesci morti

Si tratta di una vera catastrofe, questi fenomeni estremi saranno sempre più comuni con l’avanzare del riscaldamento globale. Che sia una conseguenza delle alluvioni o di cattiva gestione delle acque, i governi federale e statale devono agire subito per ripulire le acque da milioni di pesci in putrefazione che coprono chilometri di fiume, e per prevenire che la qualità dell’acqua si degradi ulteriormente.

Altri episodi..

Nel 2019 una proliferazione di una fioritura di alghe lunga 40 chilometri sulla stessa parte del fiume Darling causò la moria di un milione di pesci. In coincidenza con un periodo di alte temperature e di siccità questi fenomeni disastrosi sono più frequenti. Si prevede che la moria di questi giorni sia più massiccia di quella di quattro anni fa.