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Scoperta una nuova plastica che si può riciclare all’infinito: cos’è e dove la possiamo trovare

È molto bello parlare di riciclare la plastica, ma c’è un piccolissimo problema. Il fatto è che la plastica non è nata con lo scopo di essere riciclata e riutilizzata all’infinito. Sin dagli albori della sua produzione, nessuno si era mai preoccupato di creare un materiale che potesse essere riciclato illimitatamente. Non dico all’infinito, ma quasi. Per questo motivo, se si vuole parlare seriamente di plastica riciclata, è necessario fare qualcosa per rendere le plastiche resistenti più facilmente riciclabili.

Come rendere la plastica resistente più riciclabile

A trovare un sistema per rendere più agevole riciclare la plastica più resistente e dura è stata l’Università del Colorado di Boulder. In realtà questo sistema non è valido per tutti i tipi di plastica, ma solo per quella formata da polimeri termoindurenti. Questa tipologia di plastica, infatti, al momento non è riciclabile. Le sue proprietà chimiche, infatti, rendono molto difficile riuscire a riciclarla.

Questi polimeri termoindurenti sono polimeri assai particolari che, una volta prodotti, non possono essere nuovamente fusi senza prima essere andati incontro a un processo di degradazione chimica chiamato carbonizzazione.

In particolari condizioni di temperatura (o anche in presenza di determinate sostanze) ecco che si trasformano in un materiale rigido, infusibile e insolubile per via di reazioni di reticolazione fra le catene polimeriche con formazione di legami forti, covalenti o ionici che siano. Fra i polimeri termoindurenti più noti ci sono il poliuretano, la resina epossidica, il polifenolo e la poliimmide.

Queste plastiche, infatti, sono nate con lo scopo di essere estremamente resistenti soprattutto alle temperature e agli urti. Non a caso, infatti, vengono spesso usate per il settore delle auto e degli aerei. Questa resistenza intrinseca, però, fa sì che sia molto difficile riciclarle come, invece, accade con le plastiche formate da polimeri termoplastici. Questi ultimi, infatti, possono essere tranquillamente sminuzzati e sciolti, pronti per essere ri-assemblati in altri oggetti plastici.

Isola ecologica con bidone della plastica

Ma come fare per rendere le plastiche più dure anche più riciclabili? Bisogna ricorrere a un nuovo processo chimico capace di scomporre i monomeri di base di questi polimeri in modo poi da ricombinarli in un altro materiale plastico. Secondo gli autori dello studio, così facendo, questa plastica potenzialmente sarebbe riciclabile all’infinito.

Inoltre c’è anche la possibilità che questo procedimento in futuro possa essere applicato anche ad altri tipi di plastiche.

A proposito di riciclare la plastica: se ti stai chiedendo dove buttare le bioplastiche, ecco qui qualche indicazione utile.