Vivere Green

Prima di consumare l’olio che avete in casa, fate attenzione a questo dettaglio nell’etichetta

Va bene che ci sono alimenti che hanno una lunga data di scadenza o termine minimo di conservazione, ma non vuol dire che siano eterni. Fra di essi annoveriamo proprio l’olio d’oliva. Una volta aperto, dura a lungo, ma non per sempre. Ci sono dunque dei segni da imparare a riconoscere che ci dicono quando è l’ora di buttarlo via in quanto il suo consumo non è più sicuro.

Olio d’oliva, quando va buttato via?

Prima di tutto, un distinguo fra le diciture data di scadenza e termine minimo di conservazione. Non sono sinonimi, anche se, nell’uso colloquiale, talvolta compiamo questo errore. Con data di scadenza si intende il giorno, il mese e l’anno oltre il quale non è più sicuro consumare quel prodotto alimentare (si rischiano gravi problemi di salute). Con la dicitura termine minimo di conservazione (TMC), invece, si intende il mese e l’anno oltre il quale se si consuma quell’alimento non è garantita la conformità del gusto. In questo caso non ci sono problemi di sicurezza alimentare, ma semplicemente non viene garantito che le qualità organolettiche dell’alimento siano mantenute.

Facciamo un esempio: se mangio un uovo oltre la data di scadenza, rischio un’intossicazione alimentare per sviluppo di batteri. Se mangio un cracker oltre il termine minimo di conservazione, invece, non rischio un’intossicazione alimentare, ma al massimo troverò un cracker un po’ più molliccio.

Se vuoi sapere cosa fare in caso di cibo congelato, ma scaduto, ecco qui qualche indicazione.

Bottiglietta d'olio

Detto questo, per l’olio si parla di termine minimo di conservazione (quindi con dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”) e non di data di scadenza (“da consumarsi entro”). Questo però non significa che l’olio di oliva sia immortale.

Gli oli di qualità ottima, infatti, possono essere consumati anche a mesi di distanza dal termine minimo di conservazione, anche se non è detto che non ci sia una perdita delle qualità organolettiche. Di solito, sulle bottiglie di olio d’oliva, il termine minimo di conservazione è a 18 mesi dalla data dell’imbottigliamento.

Tuttavia, se apri la bottiglia d’olio, ecco che le qualità organolettiche sono garantite per meno tempo, circa per sei mesi. Se hai una bottiglia d’olio in dispensa aperta da parecchi mesi, è possibile che col tempo si irrancidisca.

Non è difficile capire quali siano i segni che indicano che l’olio non è più consumabile: se è presente una patina sulla superficie, se ha un colore diverso dal solito o se ha un odore/gusto rancido, ecco che quell’olio è da buttare e non deve essere consumato.