Monica InnauratoLe temperature alte di questa estate ci scioglierebbero come i ghiaccioli se non avessimo una grandissima risorsa: il condizionatore. Ormai questo elettrodomestico è in funzione 24 ore su 24. Come ben sapete, queste macchine hanno un tubo di scarico da cui espellono l’acqua in eccesso.
L’acqua è un dono prezioso e in un mondo in cui le risorse idriche si stanno esaurendo è importante cercare soluzioni innovative per ridurre lo spreco e sfruttare al meglio le risorse disponibili. Proprio di questo andremo a parlarvi oggi. L’acqua del condizionatore è una risorsa preziosa perché viene raccolta dall’umidità presente nell’aria e può essere riutilizzata in diversi modi.
Prima di tutto è importante comprendere come si forma l’acqua all’interno del condizionatore. Quando l’aria calda del ambiente entra in contatto con le alette del condizionatore, subisce un rapido raffreddamento. Questo processo provoca la condensazione dell’umidità presente nell’aria, che si trasforma in acqua liquida e viene raccolta in un’apposita vaschetta di raccolta.
L’acqua condensata può essere considerata relativamente pura, poiché il processo di condensazione rimuove molte delle impurità e dei contaminanti presenti nel vapore iniziale.
Come utilizzare l’acqua del condizionatore
Partiamo con il dire che l’acqua di scolo del condizionatore non può essere bevuta, ma può essere utilizzata per diverse attività domestiche come lavare pavimenti o per le piante. Per utilizzarla per il lavaggio dei pavimenti, ad esempio, basterà raccoglierla in una bacinella o in un secchio e pulire le superfici.
Per quanto riguarda l’utilizzo esterno,potete utilizzata per annaffiare il giardino. L’acqua di condensa è pulita e priva di cloro, quindi può essere utilizzata per annaffiare le piante senza rischi per la loro salute. Questo semplice gesto permette di ridurre notevolmente il consumo di acqua potabile durante la stagione estiva.
Inoltre potete utilizzarla per lavare l’automobile, la bicicletta o utilizzarla nel ferro da stiro, poiché non contiene calcare. Insomma gli utilizzi sono molteplici, l’importante è ricordarsi di non utilizzarla per tutti gli oggetti che entrano a contatto con l’organismo, come per sciacquare stoviglie o pentole.
