Monica InnauratoL’acqua di cottura delle patate potrebbe sembrare all’apparenza inutile, ma se ci riflettere bene in essa è contenuta buona parte delle proprietà del tubero. Allora perché buttarla e non riutilizzarla in maniera utile?
In cucina l’arte del riciclo è sacra, una vera e proprio filosofia di vita. Gli scarti alimentari possono essere utili in tanti ambiti diversi, come per le pulizie domestiche, per il giardinaggio oppure per la cura personale.
Oggi andiamo a vedere come riciclare l’acqua di cottura delle patate, una soluzione ricca di composti idrosolubili come ad esempio amido, vitamina C, vitamine del gruppo B (B1, B2, B3 e B6) e minerali come magnesio, fosforo, potassio.
Come riciclare l’acqua di cottura delle patate
Pulire l’argento: se avete degli oggetti in argento in casa, sapete che con il tempo tendono a perdere la naturale lucentezza. Per pulirli, basta immergerli nell’acqua delle patate e lasciarli in ammollo per circa un’ora. In questo modo avrete argenteria perfetta senza dover ricorrere all’utilizzo di prodotti chimici.
Diserbante naturale: questa prodotto delle patate, se bollente può trasformarsi in un ottimo diserbante, grazie al contenuto di amido. Versa il liquido direttamente nelle aiuole o nel cortile, facendo attenzione a non entrare in contatto con le piante.
In giardino: l’acqua delle patate come abbiamo visto contiene potassio. Questo elemento è utilissimo per le piante. Lasciala raffreddare e innaffia le piante del giardino. Ricorda di non salare l’acqua durante la cottura.
Pulizia del viso: per avere una pelle sana e luminosa, immergi un dischetto nell’acqua delle patate e passalo sul viso più volte. Asciuga e applica una crema idratante.
Purè e altre ricette: questo liquido è ottimo per aggiungere un tocco di sapore in più al purè oppure a salse e brodi. L’amido rilasciato durante la cottura rende l’acqua un addensante naturale utile per numerosi piatti. È possibile anche utilizzarla per preparare dei sughi.
Manuela Chimera
