Vivere Green

Grazie ai funghi le nostre abitudini in tavola potrebbero cambiare radicalmente: la scoperta da uno studio

Da un po’ di anni a questa parte, i funghi sono oggetto di vari studi e ricerche per utilizzarli come prodotto sostitutivo di cane, pesce e latticini. Il loro sapore ricorda quello di hamburger, bacon e non solo. Una capacità di trasformazione, che spinge le aziende a destinare importanti risorse nei miceti.

Come cambieranno le nostre abitudini a tavola con i funghi

Le prospettive sono alquanto allettanti, specialmente perché in certe zone d’Europa è stato inaugurato un progetto apposito. Si chiama Bioshamp e vede la cooperazione tra diversi Stati del Vecchio Continente, nello specifico di Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Serbia e Spagna.

La sinergia stipulata tra le parti mira a ridurre la dipendenza dalla torba, presente sempre in minori quantità, a causa della cementificazione.

Cesto di funghi

Inoltre, i costi di trasporto risultano parecchio elevati, perciò occorre definire un modus operandi alternativo, grazie a innovazione tecnologiche. Anche se la formula rimane segreta, i ricercatori stanno sviluppando un modo di sopperire alla torba, attraverso i materiali riciclati derivanti dalla coltivazione di funghi.

Stando a fonti interne, questi verrebbero mischiati con il cosiddetto bio-stimolante, un composto volto a favorire la crescita. In aggiunta, permetterebbe di rinunciare una volta per tutte all’impiego di pesticidi, sui quali torneremo fra poco.

Primo piano fungo

Nella penisola iberica, presso la provincia settentrionale di La Rioja, è poi attualmente in corso di sperimentazione un ulteriore sistema, collaudato dagli agronomi della zona. Il Mushroom Technological Research Center è operativo su metodi di protezione dei funghi dai parassiti. Dei metodi che non contemplino il ricorso ai pesticidi, poiché hanno notoriamente sostanze dannose.

Gli elementi chimici in essi presenti li rendono una minaccia per la salute nostra e dell’intero Pianeta. L’accresciuto interesse nei confronti delle tecniche di coltivazione dipende pure dall’esponenziale crescita del mercato dei funghi, che tra il 2021 e il 2026 dovrebbe passare da 15 a 24 milioni di tonnellate.