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Avvistata per la prima volta in Italia la formica di fuoco: ecco dove ed a cosa bisogna fare molto attenzione

Oggi vogliamo parlarvi di una specie invasiva che si pensava fosse impossibile trovare in Europa, fino alla smentita arrivata da un gruppo di esperti che hanno confermato il suo avvistamento in Sicilia. L’insetto del quale stiamo parlando è la Solenopsis invicta, conosciuta anche come la formica di fuoco.

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La pericolosità della formica di fuoco

Questa formica prende il soprannome dal comportamento comportamento aggressivo e dalle sue caratteristiche uniche. Il suo nome deriva dalla sua abilità di proiettare liquido caustico, simile al fuoco, per difendersi dai predatori. Queste creature sono conosciute per la loro forza, disciplina e organizzazione e sono considerate tra le più temibili specie di formiche.

La preoccupante notizia è stata pubblicata sul Current Biology e i ricercatori hanno posto l’attenzione su un possibile invasione che potrebbe causare danni ingenti all’ambiente e all’economia.

formiche guerriere

Le formiche di fuoco sono native di molte regioni tropicali e subtropicali del mondo e popolano principalmente le foreste pluviali, ma possono essere trovate anche in luoghi come savane e deserti. Sono state introdotte accidentalmente in diverse regioni dove sono diventate una specie invasiva, causando problemi ecologici e agricoli.

Come detto in precedenza, questo insetto è capace di spruzzare un liquido simile al fuoco. Questa sostanza viene emesso da una ghiandola situata nella parte posteriore dell’addome della formica. Il liquido contiene sostanze chimiche irritanti e corrosive, che possono causare danni e dolore a chiunque ne venga colpito.

Le formiche di fuoco si insediano tipicamente in terreni agricoli, rendendo difficile la coltivazione delle colture. Questi insetti scavano tunnel sotterranei estesi, che possono portare all’affondamento del terreno rendendolo inutilizzabile. Inoltre, le loro attività di scavo possono danneggiare le radici delle piante, compromettendo così la loro salute e la loro capacità di assorbire nutrienti.

Resta ancora poco chiaro se la Sicilia abbia rappresentato il punto di arrivo di questi insetti o le condizioni climatiche e i cambiamenti ambientali ne’ provocheranno l’espansione in tutto il continente.