Vivere Green

Abbiamo sempre commesso tutti lo stesso errore: ecco dove e come conservare la cioccolata nel modo corretto

Molti amano il cioccolato, il cibo per eccellenza quando si parla di dolci. Tuttavia, essendo un alimento, anch’esso possiede una data di scadenza e richiede giusti modi e temperature per essere conservato al meglio. La varietà fondente è quella che dura di più, ossia fino a due anni. Quello al latte dura circa la metà del tempo, cioè massimo un anno. Infine il cioccolato bianco è quello che dura meno di tutti, infatti dopo solo 8 mesi esso risulta già scaduto. Ma ci sono alcune accortezze che potrebbero far durare più a lungo questo dolce, e in quest’articolo ve ne diciamo alcune.

Cosa rovina il cioccolato

La prima cosa importante che c’è da sapere su questo dolce è che odia le alte temperature e l’esposizione alla luce. Ed è per tale motivo che la sua conservazione risulta difficile in estate e più semplice durante le stagione più fredde. Inoltre durante i mesi più caldi in Italia la produzione di questo alimento viene sospesa, per poi riprendere durante l’autunno e l’inverno.

Un’altra cosa che rovina questa deliziosa pietanza è l’umidità. Infatti quest’ultima agisce sul cioccolato facendo riaffiorare gli zuccheri in superficie, creando delle macchie dal sapore amarognolo.

L’ultimo fattore che influisce negativamente su questo cibo sono gli odori forti. Questo perché il cacao è un alimento molto grasso, quindi in grado di assorbire tutti gli odori forti nei dintorni. Ciò determina anche un’alterazione del sapore dell’alimento.

Metodi di conservazione

Cioccolato, ecco come conservarlo

Per conservare questo dolce si sconsiglia fortemente il frigorifero perché risulta essere un posto estremamente umido, chiuso e pieno di odori forti. Solo se vedessimo che inizia a sciogliersi, magari durante i mesi estivi, potremmo fare uno strappo alla regola. In questo caso si consiglia di avvolgere il cioccolato in molta carta di alluminio e metterla nel frigo il più lontano possibile da cibi che emanano forti aromi.

La condizione ideale per conservarlo è in una dispensa fresca e asciutta, che non contenga all’interno degli alimenti che emettono odori forti. La temperatura ideale invece è compresa fra i 10 e i 18 gradi.