Vivere Green

Vespa velutina, è allerta in queste Regioni italiane: ecco ora dove hanno trovato i nidi

La sua diffusione si sta concentrando in alcune regioni specifiche dell’Italia, a causa delle condizioni ambientali favorevoli. Si tratta della vespa velutina, nota anche come calabrone asiatico, un tipo di insetto famoso per la sua aggressività, specialmente quando si tratta di proteggere i suoi nidi. Scopri dove si sta diffondendo.

Questo tipo di vespa è arrivata accidentalmente in Europa nel 2005, probabilmente tramite un carico di bonsai proveniente dalla Cina. Da allora, la vespa velutina ha continuato a diffondersi in tutto il continente. E’ un insetto che suscita preoccupazione sia per la sua puntura che per l’ecosistema. Questo perché le sue punture possono essere dolorose e, in casi estremi, pericolose per chi è allergico al veleno. Non solo, nutrendosi anche di api domestiche, la vespa velutina rappresenta una minaccia per l‘apicoltura e l’impollinazione delle colture agricole. Inoltre il calabrone asiatico è noto per la sua aggressività, specialmente quando si tratta di proteggere i suoi nidi. Recentemente in Italia, si è assistito a un aumento significativo delle segnalazioni di nidi di questo tipo di vespa. Le autorità e gli esperti di entomologia sono in allerta e stanno lavorando per monitorare e controllare la diffusione di questa specie invasiva. Ci sono poi delle regioni italiane dove la vespa velutina si è diffusa maggiormente. Ecco quali.

La vespa velutina si è diffusa soprattutto in alcune regioni italiane a causa di un habitat favorevole

Sono la Toscana, l’Emilia-Romagna, il Veneto, il Piemonte e la Liguria, le regioni italiani più colpite da questa vespa. In queste aree il calabrone asiatico ha trovato un habitat favorevole e si sta moltiplicando rapidamente. I nidi sono spesso costruiti su alberi alti, edifici e altre strutture, rendendo la loro individuazione e rimozione un compito arduo.

Ma il rischio di diffusione della vespa velutina non si limita solo alle aree menzionate, si teme infatti che possa diffondersi ancora arrivando sulla costa adriatica e in Campania.