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Una spugna che cattura le microplastiche nell’acqua: l’ultima scoperta dei ricercatori

I rifiuti di plastica rappresentano una delle sfide ambientali più urgenti a cui il nostro pianeta sta facendo fronte. Non solo la plastica è spesso destinata a finire in discariche o negli oceani, ma ma è destinata anche a trasformarsi nel tempo in microplastiche, una minaccia ancora più grande. Alcuni ricercatori cinesi stanno sperimentando delle spugne di amido e gelatina in grado di assorbire le microplastiche. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.

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Le microplastiche sono frammenti di plastica che misurano meno di 5 millimetri. Questi piccoli pezzi di plastica possono essere il risultato della decomposizione di rifiuti di plastica più grandi o possono essere prodotti attraverso degli oggetti di uso comune, come detergenti e cometici.

Spugne biodegradabili per catturare le microplastiche

Vista l’urgenza e la grandezza del problema al College of Food Science and Engineering nella città di Qingdao, gli esperti stanno progettando delle particolari spugne in grado di catturare nella loro trama le microplastiche. Queste spugne, leggere, economiche e biodegradabili, sarebbero in grado di intrappolare pezzi di plastica persino inferiori a 1 micron.

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Nonostante tutto sembri così perfetto c’è un grande neo che riguarda il processo di produzione di queste spugne. Durante il processo infatti viene utilizzata la formaldeide, uno degli inquinanti dell’aria più noti. Per questo motivo gli scienziati continuano a studiare, in attesa della sperimentazione di un processo più rispettoso dell’ambiente.

Queste spugne sono composte con amido e gelatina. In base alla temperatura miscelazione di questi 2 prodotti è possibile variare la porosità delle spugne e quindi le dimensioni delle particelle raccolte. Prodotte in scala industriale questi piccoli oggetti potrebbero essere utilizzate per grandi scopi. Ad esempio, negli impianti di trattamento delle acque reflue o negli impianti di produzione alimentare per decontaminare l’acqua.

Questa scoperta potrebbe dare davvero un grande contributo alla lotta alle microplastiche, quindi ci si augura davvero che venga trovata una soluzione per la produzione.