Vivere Green

Trovata un’alternativa alla carne più rispettosa per l’ambiente: cos’è e dove possiamo trovarla

L’impatto sull’ambiente dell’allevamento dei bovini non è indifferente. Come attestano diversi studi, comporta un notevole dispendio di risorse naturali, sia per il terreno occupato sia per l’acqua, senza poi dimenticare le emissioni di anidride carbonica. Ecco perché è tanto importante individuare un’alternativa alla carne.

Partendo da ciò, una squadra di ricercatori, condotto dal Dr. Asaf Tzachor, ha eseguito degli studi su un innovativo sistema biotecnologico in grado di stimolare la crescita di Spirulina. Vaxa Impact Nutrition, ente a comando del progetto, lo custodisce presso l’On Power Geothermal Park, nell’area di Hengill, a venti minuti di distanza dalla capitale Reykjavik nel sud del Paese.

Un’alternativa alla carne che non inquina

Il metodo sviluppato prevede la coltivazione della Spirulina in ambienti chiusi e controllati, dove viene esposta a lunghezza d’onda, secondo i meccanismi di fotonica, ovvero di propagazione della luce. Questa tecnica può essere esportata in ogni parte del mondo, seguendola fedelmente, in luoghi specifici.

Bicchiere e cucchiaio di Spirulina

Mentre l’allevamento di bestiame porta a un’emissione di CO2 in grandi quantità, la Spirulina esercita effetto contrario. Grazie alle sue particolari proprietà la assorbe e, dunque, porta a una riduzione del gas serra. Dal punto di vista delle proprietà nutritive, sarebbe addirittura migliore della carne, in quanto conterrebbe più proteine, ferro e acidi grassi essenziali. 

La Spirulina è possibile mangiarla in tanti modi, ad esempio nella preparazione di pasta e dolci. Chi ha la passione della cucina può elaborare parecchie ricette, alcune davvero squisite. Sebbene i fenomeni dell’emergenza climatica appaiano più grandi di noi, possiamo fare la nostra parte affinché l’ambiente venga finalmente rispettato.

Cucchiaio di Spirulina

Lo studio del Dr. Asaf Tzachor è l’ennesima prova che da piccoli cambiamenti, anche relativi solo a quanto mangiamo, hanno un effetto positivo. Questo sia per l’ecosistema sia per il nostro stesso organismo. Inoltre, la metodologia, oggetto di ulteriori analisi, saprebbe mettere tutti d’accordo, compresi vegetariani e vegani.