Vivere Green

Sembrano uguali tra loro, ma tra queste due verdure c’è una differenza che sono in pochi a conoscere!

Cavolfiore, verza (o cavolo verza) e cavolo cappuccio non sono la stessa cosa. Quando vai dal verduriere o al supermercato, è importante saper riconoscere la differenza. Questo perché se in una ricetta c’è scritto che ci vuole del cavolfiore non è detto che possa essere sostituito sempre dal cavolo verza.

Come distinguere cavolfiore dalla verza?

Allora, tutto origina dal cavolo, la Brassica oleracea, pianta appartenente alla famiglia delle Brassicacee. Di questa pianta ne esistono molte varietà e cultivar. Questi i più comuni:

  • cavolfiore: Brassica oleracea var. botrytis
  • cavolo verza: Brassica oleracea var. sabauda
  • cavolo cappuccio: Brassica oleracea var. capitata
  • broccoli: Brassica oleracea var. italica
  • cavolo rapa: Brassica oleracea var. gongylodes
  • cavolo nero toscano: Brassica oleracea var. acephala
  • cavolini di Bruxelles: Brassica oleracea var. gemmifera
  • cavolo portoghese: Brassica oleracea var. costata
Verza

Detto ciò, partendo dall’aspetto il cavolfiore è tondeggiante e ha una sorta di grosso fiore bianco formato da tanti fiorellini bianchi spugnosi più piccoli. Il cavolo verza, invece, è sempre toneggiante, ma è formato da un insieme di foglie rugose e croccanti che formano una sorta di palla dura. Il cavolo cappuccio, invece, è simile al cavolo verza, ma le foglie sono più lisce.

Come colori, il cavolfiore classico è bianco, circondato da foglie verdi, ma in realtà esistono anche cavolfiori arancioni, verdi o viola, molto decorativi. Il cavolo verza, invece, è verde scuro, anche se le foglie più interne sono meno rugose, più morbide e di colore verde chiaro. Il cavolo cappuccio, invece, tende ad assumere diverse sfumature di verde.

Oltre alle differenze estetiche, anche le proprietà sono differenti. Il cavolfiore presenta proprietà antitumorali, migliora il metabolismo e tende a ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Il cavolo verza, invece, è utile contro le malattie respiratorie, l’asma e la stipsi. Inoltre le sue foglie, se applicate crude o sotto forma di impacchi, aiutano a ridurre le infiammazioni (qualcuno usa anche le foglie di cavoli applicate direttamente sulla nuca in caso di cervicale).

E in cucina? Beh, il cavolfiore viene spesso cotto al forno e presentato con olio, sale e spezie. Il cavolo verza, invece, si usa per preparare gli involtini primavera (in alternativa va altrettanto bene il cavolo cappuccio) o contorni insieme alle patate.

A proposito di cavolfiore: se li stai coltivando nell’orto e vedi delle macchie nere, ecco cosa puoi fare.