Vivere Green

Rotolo di carta igienica: il trucco dei contadini per il vostro orto che vi sorprenderà

Abbiamo spesso parlato di riciclo e dell’importanza di riciclare. Oggi rimanendo in tema vi parleremo del riciclo dei rotoli di carta igienica per creare dei semenzai, una scelta che sta rapidamente guadagnando popolarità in tutto il mondo. Ci sono diverse ragioni per cui questa pratica è una buona scelta, dal punto di vista ambientale ed economico.

Innanzitutto, il riciclaggio dei rotoli di carta igienica è un ottimo modo per ridurre i rifiuti domestici. Molte persone li buttano ogni giorno, senza rendersi conto che questi possono essere facilmente riutilizzati. Riciclandoli si riduce la quantità di rifiuti che finiscono in discarica. Questo semplice gesto contribuisce a preservare l’ambiente.

Ma sopratutto, se siete amanti del giardinaggio e volete veder spuntare le vostre piantine prendendovi cura dei semi in un modo tutto green, i rotoli di carta igienica sono il modo migliore per creare dei semenzai del tutto biodegrababili ed economici.

semenzaio

Come creare un semenzaio con i rotoli di carta igienica

Creare dei semenzai con i rotoli di carta igienica è un’attività semplice e sostenibile che permette di riciclare un oggetto comune e trasformarlo in qualcosa di utile per le nostre piante.

Quello che dovrai fare è tagliare la parte finale del rotolo in modo da poterlo ripiegare e formare il fondo, proprio come se fosse una scatola. Ora aggiungi il terriccio e i semi, massimo 2 o 3 per rotolo e annaffia fino a quando non spunteranno le piantine. Una volta che le piantine sono cresciute abbastanza da poter essere trapiantate, spostale con tutto il rotolo e piantale dove vuoi. Il rotolo di carta igienica si scioglierà nel terreno senza inquinare ne lasciare residui.

Creare dei semenzai con questi materiali di scarto è un modo creativo per riciclare un oggetto comunemente utilizzato in casa e trasformarlo in qualcosa di utile e sostenibile per le nostre piante. Inoltre, questa tecnica permette di evitare l’utilizzo di vasi in plastica che non sono biodegradabili e accumulano rifiuti nell’ambiente.