Il mandarino cinese, o kumquat, appartiene alla famiglia degli agrumi, ma diversamente dai più noti, risulta meno delicato. Pertanto, può essere coltivato non solo nel Meridione, bensì in tutta Italia.
Le qualità del mandarino cinese e come coltivarlo
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Tra le qualità principali vi è la sua forte resistenza alle fredde temperature. Non soffre, insomma, il periodo invernale, ma occorre comunque prestare delle attenzioni.
![Mandarino cinese](https://www.viveregreen.com/wp-content/uploads/2022/12/Mandarino-cinese-3.jpg)
Non essendo particolarmente grande, il mandarino cinese viene di solito fatto crescere in vaso. Nella stagione invernale si può riparare con del tessuto non tessuto, soprattutto dal vento. Inoltre, è altamente raccomandato non metterlo vicino ai caloriferi.
Nel corso dell’estate il mandarino cinese non va messo in pieno sole, ma in un’area ombreggiata o semi-ombreggiata. Messa sul balcone, ha anche una funzione ornamentale.
Nonostante le piccole dimensioni, è molto produttivo. I frutti maturano da ottobre a febbraio, ma possono essere raccolti a necessità, avendo capacità di resistenza sull’albero. Le proprietà sono ottime, data l’elevato contenuto di vitamina C, vitamina A e sali minerali (ferro, fosforo e magnesio).
Può essere mangiato per intero e ha un sapore gradevole, acidulo all’interno e dolce all’esterno. In tanti lo utilizzano per preparare delle ottime marmellate e anche dei canditi.
![Frutti mandarino cinese](https://www.viveregreen.com/wp-content/uploads/2022/12/Mandarino-cinese-1.jpg)
Quando la pianta cresce, è bene trapiantarla in un recipiente più grande, con un terriccio misto di parte acidula e quello da giardinaggio, arricchito con lupini macinati. Naturalmente, sul fondo è sempre meglio mettere dell’argilla espansa per favorire il corretto drenaggio dell’acqua. Il travaso va effettuato una volta ogni due anni.
Inoltre, è possibile coltivarlo in un terreno, con una normale concimazione. L’irrigazione deve essere piuttosto frequente, specialmente durante il periodo estivo. Una volta che ha finito di dare i suoi frutti, la pianta deve essere potata, togliendo i rami secchi e sfoltendola un po’ per darle più aria.
Pur abbastanza resistente ai parassiti, bisogna prestare attenzione, ad esempio all’azione degli afidi, adottando le giuste precauzioni.