Monica InnauratoIl giardinaggio è una delle attività che regalano maggiori soddisfazioni. Piantare il seme, vederlo crescere e prendersi cura di una pianta, fa bene al corpo e alla mente. Se siete amanti delle succulente sicuramente conoscerete o avrete in casa la Cacto Coda di topo e questo articolo vi sarà utile per prendere spunto su come prendervene cura.
Il Cacto Coda di topo è una pianta succulenta appartenente alla famiglia dei cactus. È originario delle regioni tropicali dell’America Centrale e del Sud, tra cui Messico, Guatemala e Brasile. Questa pianta è molto coltivata per via della straordinaria bellezza che la rende ideale per donare un tocco unico a case e giardini.
La pianta ha un fusto appiattito, verde scuro, che può raggiungere un’altezza di circa 1-2 metri. Le ramificazioni sono molto lunghe e sottili, con margini dentellati che ricordano gli artigli di un roditore. Durante i mesi estivi, il Cacto Coda di topo produce fiori spettacolari, grandi e a forma di campana, di colore bianco o crema.
Come prendersi cura della Cacto Coda di Topo
Il cacto coda di topo è molto resistente e si adatta bene sia all’interno che all’esterno. Per garantirne la giusta crescita e un’abbondante fioritura, ha bisogno della giusta quantità di luce e del riposo invernale in un luogo ben riscaldato.
Dal punto di vista della cura, questa succulenta è relativamente facile da gestire. Ha bisogno di un terreno ben drenante, poiché l’accumulo di acqua può causare marcescenza delle radici. È possibile utilizzare un mix di terriccio per cactus o sabbia mista a terreno universale.
Durante i mesi estivi, il cactus dovrebbe essere annaffiato una volta alla settimana, mentre nelle stagioni più fredde si possono ridurre le annaffiature a una volta ogni 2-3 settimane. Durante il periodo di crescita attiva è consigliabile concimarlo con un fertilizzante a basso contenuto di azoto ogni due mesi.
Flavia Stinchelli
Manuela Chimera