Vivere Green

Quando si entra nella classe di questa insegnante c’è una busta con tanta carta al suo interno. Sembra una pattumiera, ma in realtà sta aiutando molti adolescenti. Tanti professori stanno prendendo esempio da lei. Ecco cosa si è inventato

Entrando in classe di questa particolare insegnante, sui banchi si può notare una busta di plastica contenente della carta accartocciata. Potrebbe sembrare alquanto bizzarro, ma questo gesto sta aiutando migliaia di studenti e incoraggiando altri professori a trarne esempio. Oggi vi parleremo di Karen Loewe.

Karen Loewe è insegnante di seconda e terza media, ed ha adottato e inventato un metodo di insegnamento molto particolare. Per l’insegnante è importante favorire la crescita di un ambiente famigliare per i ragazzi e fare in modo che si sentano sicuri e rispettati.

Questo obiettivo, se proiettato su ragazzi di 12-14 anni potrebbe sembrare difficile da realizzare, ma Karen ha trovato il giusto canale di comunicazione per stabilire con loro un rapporto di connessione profonda. Questa suo metodo si chiama “l’attività del bagaglio” Ma andiamo a vedere di cosa si tratta nello specifico.

L’iniziativa di Karen Loewe

L’idea è partita nei primi giorni dell’anno scolastico, quando si parlare del bagaglio emotivo. Tutti purtroppo sulle spalle si portano un bagaglio emotivo, fatto di emozioni, dolori e sofferenze. Per ragazzi giovani portare questo bagaglio può essere davvero molto pesante. Così karen ha pensato di alleggerirli, fornendo a tutti un foglio bianco sul quale riportare un problema o un peso che stavano vivendo in quel momento.

busta

Una volta scritto, il biglietto sarebbe stato accartocciato e posto in una busta di plastica vicino alla porta di ingresso. Uno dei tanti biglietti parla di un ragazzo abbandonato dal padre a soli 4 anni. Gli studenti hanno accolto questa iniziativa con grande gioia e sono stati ben disposti ad aprire i cuori e ad alleggerire i loro bagagli.

Questa attività ha cambiato completamente la dinamica della classe. Nelle note c’erano storie di abbandono, di divorzi, di parenti defunti, persino di suicidi. Storie di ragazzi giovani costretti ad affrontare qualcosa più grande di loro.

Karen ha condiviso questa attività su Facebook e nel giro di poco è diventata virale.Insegnanti di tutto il mondo l’hanno contattata per capire il suo metodo ed applicarlo.