Vivere Green
frutta esotica al mercato

Non tutta la frutta è sostenibile, ti spiego a quali devi fare attenzione

Sei una persona attenta alla sostenibilità? Ottimo, ma devi fare attenzione non solo a riciclare e a non indulgere negli sprechi alimentari, ma devi badare anche alla frutta che compri. Molte persone sono convinte che basti essere vegetariani o vegani per essere sostenibili, ma non è così. Ci sono alcuni tipi di frutta, infatti, che sono decisamente poco sostenibili. Fra di esse, di sicuro figura la frutta esotica.

Perché la frutta esotica è poco sostenibile?

frutta esotica al mercato

Quando si pensa al concetto di sostenibilità applicato alla frutta, bisogna fare mente locale su tutta la filiera. Infatti, per poter definire “sostenibile” un tipo di frutta, non basta che abbia il bollino bio o che sia stata acquistata in un supermercato che propone prodotti biologici, quindi coltivati senza uso di pesticidi o diserbanti chimici.

Questo, infatti, è solo un piccolo aspetto della questione. A inquinare l’ambiente e l’ecosistema, infatti, non sono solamente i pesticidi, ma è anche tutta la fase del trasporto di questa frutta. La frutta esotica, per definizione, è quella che proviene da paesi distanti da noi e che deve dunque compiere un lungo viaggio per poter arrivare sulle nostre tavole. Il che vuol dire consumare parecchio carburante e inquinare di più l’ambiente.

frutta esotica in spiaggia

Considera che i frutti esotici, oltre a tutta la parte relativa alla coltivazione, devono essere raccolti, refrigerati una prima volta, trasportati, poi di nuovo refrigerati e infine portati nei vari supermercati o punti vendita, con svariati passaggi in nave, camion e via dicendo.

frutta al mercato

È evidente che tutti questi passaggi producano gas serra che vanno a inquinare l’ambiente. Ma questo cosa vuol dire? Che non dobbiamo più mangiare frutta esotica? No, gli estremi non vanno mai bene, né in un senso né nell’altro. Quello che possiamo fare è concederci ogni tanto quella papaya o quel mango che tanto ci piacciono, magari senza esagerare e senza portarli in tavolta proprio tutti i giorni. E per le banane, magari, possiamo provare a scegliere quelle che arrivano da paesi il più possibile vicino a noi.