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Non gettare il pane vecchio: puoi riusarlo così!

Hai del pane raffermo in casa? Non provare a buttarlo via: puoi riciclarlo in molti modi creativi. Certo, l’ideale sarebbe evitare di avere del pane raffermo e vecchio, magari ottimizzando gli acquisti ed evitando di comprarne troppo. Tuttavia a volte può capitare che non si riesca a mangiarlo tutto. Ma perché buttarlo via quando ci puoi fare tante altre cose?

Pane raffermo: riutilizzi alternativi

Se vuoi riciclare il pane raffermo vecchio, quello ormai troppo duro per essere mangiato, allora la soluzione più semplice è quella di trasformarlo in pangrattato. Cosa che tutte le nonne sanno fare da tempo. Basta spezzettare il pane a misura di frullatore e tritarlo (prima, però, è meglio passarlo un attimo in forno per renderlo più secco e ridurre il rischio di sviluppo di muffe). Ed è fatta: hai del pangrattato pronto nel caso dovessi fare delle polpette, una cotoletta impanata, un polpettone o delle verdure gratinate.

Puoi anche provare a tostarlo. L’importante è tagliarlo in fettine sottili, cuocendolo in padella a fuoco non troppo alto e girandolo spesso in modo da evitare che si bruci. Se anche dopo averlo tostato ti sembra troppo duro, fai delle bruschette ammorbidendolo con olio di oliva e pomodoro. Oppure usalo per le minestre o per rendere più croccante un piatto di pasta. MasterChef docet.

Pane raffermo

Ricordati, poi, che il pane raffermo è alla base di alcune ricette tradizionali, come il pancotto, la pappa al pomodoro toscana o anche i canederli.

Esiste anche il pudding di pane. Si tratta di un dolce diffuso nel Regno Unito che prevede di ammollare il pane nel latte. Poi si aggiunge nel latte del burro fuso, lo zucchero, le uova, la cannella e la vaniglia. Si mescola tutto, si aggiunge il pane ammollato e l’uvetta (o la cioccolata se preferite) precedentemente passata nel brandy. Infine si mette in forno.

Tuttavia il pane raffermo può avere anche usi extra culinari. Qualcuno lo usa anche per pulire il macinacaffè: basta usarlo al posto dei chicchi e attivarlo. E se ne hai ancora tanto avanzato, usalo nel compost come fertilizzante.