I muri verdi o giardini verticali sono una soluzione green efficace contro i problemi di surriscaldamento dei centri abitati. Questi muri sono una protezione dall’inquinamento atmosferico, acustico dissipando i rumori.
![muri verdi piante rampicanti](https://www.viveregreen.com/wp-content/uploads/2022/11/muri-verdi.jpg)
In estate mitigano le temperature impedendo ai raggi del sole di surriscaldare le superfici. Tra i numerosi vantaggi, l’istallazione di questi muri fornisce coibentazione dell’abitazione che permette al riscaldamento di funzionare meno e risparmiare.
Queste istallazioni verdi sono anche benefiche per l’occhio umano rilassandolo, spesso muri spogli riflettono molta luce solare che a lungo andare stressa l’occhio umano. Vediamo cosa sono questi muri verdi e come istallarne uno.
Tipologie di muri verdi
Vediamo nel dettaglio le varie tipologie di muri verdi, tutte facilmente adattabili a qualsiasi superficie architettonica e modulabili a seconda delle specifiche esigenze:
– rivestimenti parziali o totali di facciate esterne
– pareti autoportanti
– muri di contenimento
– recinzioni
Le pareti verdi possono essere realizzate su grandi pannelli o moduli pre-assemblabili, che ben si integrano con le caratteristiche della parete e che garantiscono la funzionalità di porte e finestre.
![muri verdi giardino interno](https://www.viveregreen.com/wp-content/uploads/2022/11/muri-verdi1.jpg)
Possiamo avere in oltre due tipologie di impianto: la facciata ventilata, ideale per coprire i muri esterni di grandi edifici, e le pareti fonoassorbenti, progettate esclusivamente per garantire isolamento acustico e abbellimento di aree urbane in prossimità di scali, raccordi stradali e autostradali, ferrovie.
La facciata ventilata
Tra i sistemi più diffusi di verde verticale, prevede una tecnica costruttiva di assemblaggio di pannelli già completi di vegetazione.
![muri verdi palazzo](https://www.viveregreen.com/wp-content/uploads/2022/11/muri-verdi2.jpg)
Questo impianto ha il vantaggio di garantire la sostituibilità anche di un singolo pannello. Il periodo di assestamento delle piante dalla posa dell’impianto è di circa 12 mesi e in genere i substrati colturali posti a supporto della vegetazione (con piante selezionate dai vivaisti), garantiscono la distribuzione uniforme dell’acqua e una superficie verde per tutto l’anno.
I pannelli sono realizzati generalmente in lamiera di alluminio ossidato con struttura a celle per ospitare le piante e scanalature per favorire il flusso dell’acqua.
Il lato posteriore dei pannelli è cieco, quindi nessun pericolo ‘umidità’ per i muri dell’edificio. I moduli, inoltre, vengono fissati alla parete attraverso una griglia in alluminio che funge da supporto, e resiste all’umidità e agli agenti atmosferici.
Tra l’impianto e la parete viene lasciato uno spazio (camera d’aria) per garantire la ventilazione e l’isolamento termo-acustico. Le piante vengono posizionate su uno sub-strato irrigante di feltro di polipropilene che all’interno racchiude un nucleo di torba e perlite espansa.
Quali piante mettere a dimora?
Quali sono le specie vegetali più adatte ad un rivestimento naturale per edifici o per barriere acustiche, che tipo di manutenzione necessitano.
Per quanto riguarda le piante la scelta è rivolta quasi sempre su varietà a bassa manutenzione, che necessitano cioè di poche cure e interventi sporadici durante l’anno. Altra caratteristica importante, devono essere tappezzanti, quindi rampicanti, cespugli, arbusti e piante pendenti.
Per quanto riguarda le varietà da prato, le più utilizzate sono suddivisibili in 2 categorie:
- varietà microterme: (graminacee) perché resistono bene al freddo ma non al caldo
- varietà macroterme: (zizzania e gramigna) perché amano i climi caldi e con le basse temperature perdono colore ed entrano in riposo vegetativo per poi ‘rinverdirsi’ in primavera
Tuttavia, la scelta delle essenze deve tener conto di diversi fattori, tra cui i più importanti sono la zona geografica in cui l’edificio è ubicato (esposizione al sole, ventosità, orientamento…), il fabbisogno idrico e fioritura delle essenze e la tipologia di impianto e substrato utilizzato.
Risulta importante seguire lo sviluppo e l’adattamento soprattutto nei primi 8-12 mesi dalla posa. Irrigazione e fertilizzazione sono le cure fondamentali per tutte le varietà impiegate nelle pareti vegetali. Per garantire acqua e concime si ricorre spesso a sistemi automatici incorporati negli impianti stessi, tramite collettori disposti orizzontalmente a diversi livelli della parete. Nei sistemi di irrigazione automatica si possono istallare contenitori che raccolgono acqua piovana, la stoccano e la mandano al muro verde.