Vivere Green

Mangia sempre un kiwi prima di dormire: soprattutto se avete questo problema comune. Ti spiego il perché!

Il kiwi è un frutto molto consumato e amato sempre presente in cucina e sulle tavole. Questo frutto è originario dell Cina ma con il tempo si è diffuso in tutto il mondo.

Il Kiwi è piccolo ed ha una forma rotondeggiante con una pelle rugosa verde o marrone. La polpa è verde chiaro e tenera con semi neri al suo interno. Il sapore di questo frutto è dolce e leggermente acidulo.

Dal punto di vista nutritivo è un frutto molto salutare, contiene infatti molti nutrienti importanti, tra cui vitamine, minerali, antiossidanti, vitamina K e potassio.

alberi da frutto

I kiwi sono un ottimo alimento per chi pratica attività sportive e sono considerati ottimi sedativi naturali in quanto riescono a conciliare il sonno grazie al loro contenuto di seratonina.

Alcuni ricercatori hanno condotto test su 64 giovani colpiti da insonnia. Hanno fatto assumere alla metà di loro prima di coricarsi 130 g di pera, all’altra metà la stessa quantità di kiwi. Dopo 4 settimane è emerso che la metà dei giovani che mangiavano kiwi prima di coricarsi aveva migliorato la qualità del sonno.

frutta a pezzi

Dopo 2 anni di studi è emerso che questo frutto agevolerebbe il riposo notturno e come tutti sappiamo, dormire bene non solo ci fa svegliare rinvigoriti la mattina ma aiuta tutte le funzionalità dell’organismo.

Controindicazioni del kiwi

Nonostante il kiwi abbia ottime proprietà ci sono alcune controindicazioni da considerare.

Innanzitutto è noto per causare reazioni allergiche. Queste reazioni possono includere orticaria, difficoltà respiratorie, gonfiore delle labbra, della lingua e della gola.

Il kiwi contiene una fibra solubile chiamata actinidina che può causare problemi digestivi come diarrea e crampi addominali. Se si soffre di problemi digestivi è importante limitarne o il consumo o evitare di mangiarlo.

Essendo molto ricco di potassio, il consumo eccessivo, può essere pericoloso per per persone con problemi renali. Inoltre può interagire con farmaci anticoagulanti e antinfiammatori non steroidei e alcuni farmaci utilizzati per il trattamento del diabete.