Vivere Green

L’acquisto di libri usati è davvero sostenibile? La risposta non è quello che credi!

In controtendenza alla media generale, di una filosofia basata sull’usa e getta, l’acquisto di libri usati è una scelta coraggiosa e valida dal punto di vista ambientale. Optare per l’acquisto di titoli di seconda mano si traduce in una serie di vantaggi, ma c’è anche il rovescio della medaglia di cui prendere atto.

La questione merita un’analisi approfondita perché a fronte dei pro vi sono alcuni contro da tenere in debita considerazione. Al fine di fornire un prospetto il più possibile chiaro ed esauriente, nei paragrafi seguenti passeremo in rassegna entrambe le tesi.

I pro e i contro acquisto libri usati

Cercheremo, insomma, di analizzare in maniera approfondita le ragioni tanto dei promotori quanto dei detrattori dell’acquisto dei libri usati. Come spesso accade, la verità sta nel mezzo. Entrambe le opinioni vengono suffragate da argomentazioni reali e condivisibili. Che tu propenda per l’uno o l’altro schieramento, ti accorgerai della validità delle due correnti di pensiero. 

Libri usati

Iniziamo dai punti favorevoli, quelli a fondamento dell’acquisto dei libri usati. La principale verte sull’impatto ecologico, sensibilmente ridotto. Non richiedendo un’ulteriore processo di stampa, si riducono gli sprechi e l’effetto sull’ecosistema.

Rosa in un libro vecchio

In secondo luogo, vi è modo di recuperare dei titoli ormai fuori catalogo. Se un’opera è introvabile di prima mano, l’alternativa permette magari di non perdere un’importante fonte di sapere.

Infine, la decisione significa veicolare un messaggio rispettabile ad altre persone, ovvero di contrastare il consumismo, pure attraverso piccole azioni quotidiane. Ognuno ha l’opportunità di dare il buon esempio, contribuendo a un’economia circolare, dove i beni di prima necessità e non vengono utilizzati fino alla fine del loro ciclo di vita.

Sul versante opposto, la maggiore nota dolente insita nell’acquisto di libri usati riguarda il danno economico inflitto agli autori. Che non guadagnano nulla dal passaggio di proprietà. Un aspetto degno di nota, da valutare anch’esso per il mantenimento in salute di un mercato costretto oggi a superare sfide quantomai ostiche.