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I termosifoni a infrarossi riscaldano davvero casa? La risposta non è così scontata come credi

Fra cambiamento climatico, guerre e pandemie, non si fermano i rincari delle bollette, dell’energia e delle materie prime. L’inflazione galoppa, gli stipendi no ed ecco che gli italiani faticano sempre di più ad arrivare a fine mese. Così nascono diverse soluzioni per cercare di riscaldare casa in maniera sostenibile e in maniera un po’ meno costosa. Oltre ai pannelli solari, adesso, ci vengono proposti anche i nuovi termosifoni a infrarossi. Ma funzionano davvero?

Come funzionano i termosifoni a infrarossi?

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I termosifoni a infrarossi promettono, sulla carta almeno, di riscaldare casa abbassando i costi e non inquinando l’ambiente. Si tratta di pannelli da appendere alla parete, come i normali caloriferi in pratica, solo che sono più sottili e occupano, dunque, meno spazio.

Tramite la produzione e il rilascio di raggi infrarossi riescono a riscaldare l’ambiente in maniera omogenea. Per fare questo, però, agiscono in due modi:

  • diretto: i termosifoni a infrarossi riscaldano direttamente oggetti e corpi
  • rimbalzo: i raggi rimbalzano sulle pareti e sugli oggetti

Unendo questi due meccanismi, ecco che la stanza è riscaldata in maniera omogenea. Questo vuol dire che eventuali mobili od ostacoli davanti al calorifero non impediscono la dispersione del calore come avviene con i normali termosifoni, ma anzi aiutano i raggi infrarossi a distribuirsi meglio.

Inoltre la temperatura percepita pare essere di 2-3 gradi più alta rispetto ai normali termosifoni. Un altro vantaggio è che non fanno rumore. Inoltre hanno una potenza di 300-800 watt, cosa che li rende economici. Tranquillizziamo anche tutti coloro che sono spaventati dalla continua esposizione ai raggi infrarossi: causano danni, ma solo dopo lunghe esposizioni. Nel caso di questi termosifoni, invece, la casa si riscalda velocemente, dunque l’esposizione è breve e non crea danni.

Casa soldi e piantine

Unico svantaggio è il costo di acquisto iniziale: siamo sui 1.000 euro. A questo bisogna poi associare eventuali costi di manutenzione specializzata. Dunque se si decide di optare per questo sistema di riscaldamento, bisogna valutare bene anche in quanto tempo ammortizzare questi costi iniziali.