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Fai attenzione a non confonderla, questa in realtà è una pianta tossica

Anche i più esperti potrebbero scambiarla con gli spinaci. In realtà la mandragora è una pianta tossica con effetti dannosi o addirittura letali per l’ essere umano. Le foglie sono molto simili a quelle degli spinaci ma se si guardano attentamente, soprattutto le radici, possiamo notare le differenze. Ti spieghiamo come fare a riconoscere la mandragora.

In passato era considerata una pianta magica, oggi però viene considerata pericolosa. Non va infatti assolutamente ingerita, può essere tossica o addirittura letale. E’ molto comune in tutto il Mediterraneo e le sue foglie sono molto simili a quelle degli spinaci, per questo anche gli esperti possono confonderle. Così può capitare che nella raccolta degli spinaci capitino accidentalmente foglie di mandragora, che possiamo così ingerire.

Gli effetti di questa pianta sulla salute umana

Sono stati diversi i casi di intossicazione da mandragora, soprattutto in Campania. Sembra che le sostanze dannose si concentrino proprio sulle radici. La radice di questa pianta contiene infatti alcaloidi come la atropina e la scopolamina, responsabili degli effetti tossici sulla salute umana. Questi composti possono causare nausea, vomito, allucinazioni, disturbi del sonno e problemi respiratori.

Eppure nella mitologia greca era considerata una pianta sacra alla dea Afrodite, con il potere di aumentare la fertilità. Nell’Antico Testamento invece la mandragora è menzionata come una pianta afrodisiaca e dal potere sedativo.

Come riconoscere la mandragora dagli spinaci, attenti a foglie e radici

Questa pianta è caratterizzata da un fusto basso, carnoso e peloso, con foglie ovali e fiori campanulati di colore verde o viola. Per distinguerla dagli spinaci bisogna stare attenti alle foglie. Quelle della mandragora hanno un aspetto carnoso, una superficie lucida e rigida al tatto, mentre quelle degli spinaci sono piatte, croccanti e al tatto risultano più morbide.

A differenziarle sono soprattutto le radici. La mandragora ha radici nodose, spesso biforcute, che possono assomigliare a radici umane, mentre quelle degli spinaci sono sottili e filamentose