Monica InnauratoNon tutti sono esperti giardinieri e fioristi, spesso si possono amare i fiori ma aver bisogno di dritte necessarie per coltivarle con successo. Oggi vi daremo delle delucidazioni utili riguardo la coltivazione della Gerbera.
La Gerbera è un fiore molto amato per la sua bellezza e vivacità. Originaria dell’Africa del Sud è diventata una delle piante ornamentali più popolari al mondo. È disponibile in una vasta gamma di colori vivaci, tra cui rosso, rosa, giallo, arancione e bianco. Alcune varianti hanno anche petali multicolori o con sfumature.
Questo fiore ha una durata notevole ed è in grado di purificare l’aria assorbendo sostanze nocive presenti nell’ambiente. Esistono diverse specie di Gerbera, ma la più comune è la Gerbera jamesonii. Questa specie presenta fiori grandi e vistosi, con petali dalla forma di cuore.
Come coltivare la Gerbera
Se desiderare coltivare la Gerbera in vaso, scegliete un contenitore dal diametro di almeno 40 cm e formate uno strato di ghiaia o pietre sul fondo, in modo che il terreno non rimanga troppo umido.
Il terreno deve essere drenanto e ricco di sostanze organiche. Potete preparare il substrato mescolando una parte di torba, una parte di sabbia e una parte di terriccio universale. Inoltre, potete arricchire il terreno con fertilizzante organico per garantire una buona crescita della pianta.
Questa pianta ama il sole, quindi posizionatela in una zona luminosa possibilmente non a contatto con i raggi solari diretti. Per quanto riguarda la concimazione, si consiglia di utilizzare un fertilizzante liquido specifico per piante fiorite ogni 15 giorni durante la stagione di crescita. Questo favorirà la produzione di fiori e una buona salute della pianta.
La gerbera può essere soggetta ad infestazioni di afidi e cocciniglie. In questo caso agite in fretta utilizzando magari prodotti naturali come l’olio di Neem.
Durante l’inverno, per restituirgli vigore, potete tagliare i fiori appassiti e ridurre le foglie ingiallite o danneggiate.
Manuela Chimera
Flavia Stinchelli
