Vivere Green

Dicono di inserire questi alimenti nella nostra dieta, ma in pochi sanno che in realtà hanno un grande e grave problema!

Tutti ci dicono sempre di mangiare più germogli, di inserirne di più nella nostra dieta. Ma nessuno ci parla mai dei pericoli di questo prodotto. Non stiamo parlando dei germogli di soia e di chi è allergico alla soia che, per ovvi motivi, dovrebbe astenersi dal mangiare questa tipologia di germogli. No, stiamo parlando del fatto che, a volte, i germogli possono mettere a rischio la nostra sicurezza alimentare e la nostra salute.

I germogli fanno male?

No, non di per sé, ma come ci dice un report dell’OMS e della FAO, ecco che i germogli possono contenere diversi contaminanti e parassiti.

Secondo il report, le contaminazioni da patogeni derivano sin dal seme. Tuttavia anche l’acqua con cui le piantine sono irrigate (l’acqua stagnante è dannosissima in tal senso), il concime utilizzato, il possibile passaggio di animali selvatici, l’igiene dei lavoratori e dei raccoglitori e anche l’igiene degli strumenti usati per la loro produzione possono fungere da fonti di contagio.

Il problema è che, spesso, questi germogli sono consumati crudi. Ma se in una qualsiasi delle fasi della loro produzione sono contaminati con batteri come Salmonella, E. coli e Listeria monocytogenes, in virtù del fatto che li mangiamo crudi, ecco che possiamo sviluppare pericolose intossicazioni alimentari. Anche perché bisogna considerare il fatto che i batteri tendono a proliferare durante tutta la fase di produzione: anche se all’inizio la contaminazione era stata causata da pochi patogeni, ora che questi germogli arrivano nel nostro piatto, ecco che i batteri hanno avuto tutto il tempo di crescere e moltiplicarsi.

Ricetta con germogli cotti

Per ridurre i rischi di tale contaminazione OMS e FAO suggeriscono di:

  • migliorare l’igiene in tutte le fasi di produzione, dalla semina alla coltivazione, passando per la raccolta e la pulizia, fino ad arrivare allo stoccaggio e al trasporto
  • anche le attrezzature usate per irrigare, coltivare, raccogliere e trasportare i semi devono essere sempre pulite e igienizzate
  • usare gli opportuni trattamenti, ma attenzione: nessun prodotto garantisce la totale eliminazione di patogeni e contaminanti
  • effettuare test a campione su semi e acqua usata per l’irrigazione
  • i veicoli di trasporto devono essere ben puliti, chiusi e adeguatamente refrigerati
  • i semi e i germogli devono essere stoccati in luoghi adatti
  • garantire sempre la perfetta tracciabilità del prodotto