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Cibo in frigorifero: occhio a non commettere questo errore!

Può capitare di aver preparato più cibo del necessario e di doverlo quindi riporre in frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico potrai conservare le proprietà dell’alimento, così da mangiarlo, senza nessun pericolo, nei giorni successivi.

Non commettere questo errore durante la conservazione del cibo in frigorifero

Se vai sempre di corsa, probabilmente lo fai già. Ad esempio, prepari tutto nel fine settimana, così da essere almeno coperta per qualche giorno, senza doverti mettere dietro i fornelli ogni volta. Eppure, per una corretta gestione dell’elettrodomestico, faresti bene a prendere in considerazione alcuni aspetti essenziali.

Adottare delle buone norme per un giusto mantenimento è il minimo e, anche se dai per scontato di essere al corrente di ogni aspetto, non è necessariamente vero. Certe piccole abitudini, in apparenza innocue, rischiano di influire sulla qualità del piatto, di cui ti andremo a parlare nel prosieguo.

Frigorifero con cibo

Cerchiamo, anzitutto, di comprendere quanto sia fondamentale provvedere a una sistematica manutenzione. Una regolare opera di pulizia è il minimo per impedire il proliferare di germi e batteri. Tra le cattive pratiche da non porre per nessuna ragione in atto, ti raccomandiamo di non mettere il cibo caldo in frigorifero.

Se qualcuno te lo ha già suggerito, ma hai preferito ignorarlo, è ora di prestargli finalmente ascolto.

Il cibo caldo messo in frigorifero rende, infatti, più difficile per l’elettrodomestico raggiungere la temperatura configurata. Da ciò ne deriva un maggiore consumo di energia e, a maggior ragione con gli ultimi rincari, diremmo proprio che non è il caso!

Frigorifero aperto

Inoltre, è possibile il fenomeno della condensa, potenzialmente molto nocivo perché genera la muffa, terreno fertile per i microrganismi patogeni.

Prima di introdurre gli alimenti, lasciali dunque raffreddare a temperatura ambiente. Mettili in un contenitore di vetro con chiusura ermetica, da lasciare per una o due ore aperto, prima di immetterlo in frigo. L’unica eccezione è rappresentata dal riso, poiché potrebbero svilupparsi delle tossine nocive.