Lucia MiccichèUna nuova ed incredibile scoperta è quella emersa negli ultimi tempi. Alcuni esperti hanno progettato ed anche creato, delle case con bottiglie di plastica, che possono tenere al sicuro diverse famiglie. Sono sicure per molti eventi atmosferici e sono in grado anche di ridurre l’impatto ambientale della plastica notevolmente sulla terra.
Le prime case creato in questo modo sono in Nigeria e stanno aiutando diverse famiglie, che non avevano le possibilità economiche ad avere un tetto sulla testa.
Le abitazioni create con le bottiglie, in realtà sono durevoli e resistenti nel tempo. Sono anche in grado di proteggere le persone all’interno dai proiettili. Inoltre, grazie alla loro costruzione, è possibile anche tenere la temperatura all’interno stabile durante tutto l’anno.
Sono due le ONG che stanno portando avanti questo progetto e sono: l’Association for Renewable Energy e la Africa Communiti Foundation.
Come si costruiscono
L’impatto ambientale per la spesa delle materie prime è diminuito di gran lunga, ma anche il tempo per costruirle. Inoltre, togliendo tutta questa plastica dalla circolazione si può evitare che inquini la terra per diversi anni e che metta a rischio la vita di animali ed esseri umani.
Per costruirle è molto semplice, poiché sono i primi abitanti della comunità a girare per cercare, lavare e ridimensionare le bottiglie di cui hanno bisogno. Subito dopo vengono riempite con la sabbia e successivamente fissate con del cemento o del fango.
La cosa più incredibile è grazie alla presenza di un pannello fotovoltaico le famiglie possono avere la corrente elettrica. In più, con un sistema pensato proprio per queste case, hanno anche il gas per potersi lavare ed anche per cucinare.
Secondo queste organizzazioni per costruire una casa con due stanze da letto, ci servono circa 14000 bottiglie. Tuttavia, le abitazioni possono essere di diverse dimensioni, anche di 3 piani. Questa plastica con questa nuova scoperta, invece che diventare un problema, può essere una soluzione per i senza tetto ed i meno fortunati.
Manuela Chimera
Monica Innaurato
