Vivere Green

A causa del cambiamento climatico, è necessario cambiare anche il metodo di coltivazione: vi spieghiamo noi il perché

In un mondo sempre più colpito dalla crisi climatica, uno dei settori costretti a virare su colture resistenti alla siccità sono gli agricoltori. Le risorse idriche destinate all’agricoltura, con l’aumento delle temperature e la siccità sono destinate a ridursi notevolmente.

Colture resistenti alla siccità

La carenza d’acqua rischia di mettere in difficoltà parecchie colture tradizionali come il riso, la canna da zucchero, il cotone, ma anche il grano e la soia che hanno bisogno di una certa quantità di acqua per crescere e svilupparsi. Tra le piante che necessitano maggiormente di acqua troviamo anche le mandorle, i pistacchi, le noci e gli anacardi.

Le piante che possono resistere meglio alla siccità invece sono il mais, il sorgo, il miglio e i legume come i ceci, le lenticchie e i fagioli.

terra arida

Per quanto riguarda le piante invece, quelle che potrebbero adattarsi meglio e crescere con poca acqua sono: ulivo, vite, fico d’india, cachi, giuggiole e melograni. Per quanto riguarda invece le colture da orto troviamo il pomodoro siccagno, l’aglio e la rucola.

Quali soluzioni adottare

In questo panorama di emergenza la scienza si sta adoperando per individuare nuovi incroci e o specie di piante più resistenti, attraverso la riscoperta di antiche specie o la manipolazione genetica. Parte della soluzione potrebbe arrivare da zone del mondo particolarmente aride, dove si coltiva la chia, l’amaranto, il fonio, l’ensete, il taro e il tarwi, colture da noi pressoché sconosciute.

campo di grano

In futuro, grazie all’avanzare delle tecniche di editing genetico, potremmo trovare nuove varietà di grano o piante specificatamente selezionate e adattate agli ormai inevitabili cambiamenti che ci aspettano.

Secondo l’Ipcc (organismo internazionale di valutazione dei cambiamenti climatici), un’innalzamento della temperatura media del globo superiore a 1,5 °C causerà un consistente aumento di intensità e frequenza di eventi climatici estremi, aggravando ulteriormente l’impatto negativo sulle risorse naturali, sul funzionamento degli ecosistemi, sulla biodiversità, sulla sicurezza alimentare, sulla salute umana e dunque il rischio per la vita dell’uomo sulla Terra.

Perciò, poiché l’agricoltura è fortemente influenzata dal clima e, allo stesso tempo, ha un impatto rilevante su di esso, bisogna agire rapidamente per arginare i danni che essa potrà subire e il suo impatto.