Vivere Green

Il rapporto che allarma gli esperti sul fumo e le persone: la scoperta da uno studio

Emergono segnali contrastanti dalle ultime ricerche svolte sul rapporto tra il fumo e gli adolescenti. Le campagne informative, volte a creare una maggiore consapevolezza nei giovani, stanno dando dei riscontri positivi sul campo.

Risulta, infatti, in calo il numero degli studenti che consumano le sigarette tradizionali, mentre non si può dire lo stesso in merito a quelle elettroniche. Il motivo principale va ricondotto alla convinzione piuttosto radicata che le seconde siano totalmente innocue. In realtà, sebbene dagli effetti meno significativi, il reiterato uso genera comunque conseguenze negative.

Che cosa dicono gli ultimi studi sulla diffusione del fumo tra gli adolescenti

Le rilevazioni sono state riportate dal Cnr in Espad, il principale studio europeo sul consumo di alcool, fumo e sostanze stupefacenti di ragazzi e ragazze.

Nei report, relativi al 2019, si legge che quattro intervistati su dieci (il 40,6 per cento) hanno almeno una volta provato la sigaretta nella loro vita. Il 19,3 è un fumatore regolare, sebbene la forbice sia parecchio ampia tra i vari Paesi del Vecchio Continente.

Fumare

Se la percentuale in Islanda si attesta a un basso 5,1 per cento, in Italia arriviamo al 32,4 per cento.

Parlando delle sigarette elettroniche, il 37,8 per cento del campione interpellato le ha testate almeno una volta. Chi vi ricorre in misura continuativa è, invece, il 12,4 per cento. Invita alla riflessione soprattutto il comportamento degli adolescenti nel nostro Paese, che, seppur di poco, superano la media generale, con il 13,4 per cento.

Bocca inspira fumo

Una seconda indagine, sempre Espad (entrambi i lavori hanno trovato pubblicazione sulla rivista Addiction), indica che una parte dei teenager consuma sia le sigarette tradizionali sia quelle elettroniche. Il primato appartiene al Principato di Monaco con il 15 per cento, mentre l’isola di Cipro registra il minimo, pari ad appena il 2 per cento. L’Italia si pone a metà strada con il 9 per cento.