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Il cambiamento climatico sta provocando dei problemi anche alla neve: vi spieghiamo noi il perché

I cambiamenti climatici non solo hanno modificato le temperature e favorito lo sviluppo di specie di insetti nocivi e non autoctoni, ma pare che abbia cambiato anche l’odore della neve. Uno studio realizzato dal Monell Chemical Senses Center di Philadelphia ha spiegato che il profumo della neve dipende da tre fattori:

  • temperatura
  • umidità
  • attività di un nervo cranico (il trigemino, per la precisione, il V paio di nervi cranici. Questo nervo, infatti, viene stimolato dal freddo)

Essendo che temperatura e umidità sono stati modificati dai cambiamenti climatici, ci sta il fatto che anche il profumo della neve sia cambiato.

Perché è cambiato l’odore della neve?

La tesi sostenuta da Pamela Dalton, scienziata che lavora proprio presso il Monell Chemical Senses Center, è stata confermata anche da Johan Lundstrom, professore di neuroscienze cliniche sempre presso il medesimo istituto.

È noto da tempo il fatto che la neve cambi odore a seconda del terreno e dell’aria della zona in cui cade. Questo perché, di suo, la neve non ha un odore vero e proprio. Semplicemente il suo odore tende a riflettere quello dell’ambiente circostante.

Lundstrom ha fatto un esempio pratico: il profumo dei fiocchi di neve del Wisconsin è diverso da quello della neve in Svezia. A sua volta, l’odore della neve in città non è lo stesso dell’odore della neve in montagna.

Il problema è che anche i cambiamenti climatici stanno modificando il profumo della neve. Secondo quanto riferito, questo odore sta diventando sempre più forte e meno pulito in quanto influenzato dal maggior inquinamento presente nell’aria.

In pratica la neve non fa altro che riflettere le impurità presenti nell’aria e nell’ambiente. Più l’ambiente circostante è inquinato, maggiore sarà l’intensità dell’odore della neve.

Neve con gattino

La stessa tesi è stata sostenuta anche da Parisa A. Ariya, chimica e presidente del Dipartimento di scienze atmosferiche e oceaniche presso la McGill University. Visto che i cambiamenti climatici stanno surriscaldando progressivamente aria e terra, ecco che questo favorisce anche la circolazione delle molecole degli odori.

Ah, fra l’altro anche la stessa cosa succede al ghiaccio: anche lui ha un suo odore che è influenzato dall’ambiente circostante.