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Salsicce alla griglia

Cosa contengono davvero i würstel? Lo sconvolgente risultato al microscopio

Dagli adulti ai bambini, i würstel piacciono a chiunque. Pertanto, tieniti forte, in quanto dopo aver letto questo articolo la prossima volta ci penserai su due volte prima di comprarli. 

A maggior ragione nel periodo attuale, perché sarebbero ritenuti i primi indiziati dell’epidemia di listeriosi, già rea di provocare alcuni decessi e decine di contaminazioni in Italia. 

Wurstel al microscopio: il risultato fa accapponare la pelle

Salsicce alla griglia

I würstel di pollo e tacchino vengono realizzati a partire da carne meccanicamente separata dalle carcasse, dunque ricavata principalmente con i loro scarti. In aggiunta, vengono messi ingredienti di vario tipo, tra cui aromi, coloranti e conservati.

Non che il quadro migliori in quelli di suino. Difatti, oltre a carne in quantità variabile, contengono aromi, ascorbato di sodio, nitrito di sodio, sale e talvolta pure destrosio.

Ora hai mai pensato di osservare un pezzo di wurstel dalle lenti di un microscopio, al fine di conoscere cos’abbia davvero dentro? Immaginiamo di no. Tuttavia, degli utenti di TikTok hanno avuto tale idea e il risultato è… aberrante!

Salsicce

I filmati sono stati girati da utenti che sono soliti analizzare al microscopio vari prodotti, sia alimentari sia svariati oggetti. Tra le loro scelte, a gran richiesta, ci sono finiti i würstel. 

Cucinare i wurstel

Ebbene, la clip condivisa in rete mostra come alla carne sono mischiati fili di identità sconosciuta (potrebbero essere fibre ma più probabilmente peli), macchie e non solo.

@micro_mondo Rispondi a @domenico_laratta #ingrandimento #cosevistealmicroscopio #blood #microscopefood #science ♬ original sound – Jaden ??‍♂️

A onor del vero, qualcuno dubita della presenza di simili schifezze. Perciò, un esperto in analisi al microscopio ha caricato in rete un contributo, in cui dimostra la facilità di far apparire pure quello che in realtà non c’è: basta appoggiare i würstel su certi articoli e superfici.

A corroborarne la tesi ci si è messo un “collega”, che ha studiato al microscopio i wurstel di pollo e tacchino per rilevarne l’esclusiva presenza di carne. Chi avrà ragione?