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Verifiche degli impianti elettrici: ecco chi dovrebbe farle ed ogni quanto secondo la legge

Obbligo di controlli periodici per impianti elettrici e sistemi di protezione dai fulmini, con verifica documentale e manutenzione a carico di personale qualificato, anche per edifici privati.

La sicurezza degli impianti elettrici è un aspetto cruciale non solo per il mondo del lavoro, ma anche per le abitazioni private. In questo contesto, la normativa italiana stabilisce obblighi specifici riguardanti i controlli e la manutenzione degli impianti elettrici e dei sistemi di protezione dai fulmini. È essenziale che tali misure vengano attuate per garantire un ambiente sicuro e conforme alle disposizioni legislative.

Obbligo di verifica degli impianti elettrici

Secondo l’articolo 86 del D.Lgs. 81/2008, è imperativo che gli impianti elettrici e i sistemi di protezione dagli eventi atmosferici siano oggetto di controlli periodici. Queste verifiche devono essere condotte seguendo le norme tecniche pertinenti e la legislazione attuale, al fine di valutare la loro condizione e funzionalità. È obbligatorio mantenere una documentazione formale di tutti i controlli effettuati, per garantire la tracciabilità delle operazioni eseguite.

Specificamente, il capitolo CEI 64-8/6 è dedicato alle verifiche degli impianti elettrici operanti fino a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua. Le operazioni di verifica sono finalizzate a garantire che l’impianto sia in linea con le normative tecniche richieste, assicurando così la sicurezza per gli utenti e per l’ambiente circostante.

Dettagli sui controlli periodici richiesti

La verifica periodica degli impianti, soggetti al D.P.R. 462 del 2001, deve avvenire ogni cinque anni e comprende diversi controlli fondamentali. Innanzitutto, è necessario esaminare la documentazione relativa all’impianto, come le dichiarazioni di conformità, le denunce, i progetti e i verbali delle verifiche precedenti. Inoltre, si devono effettuare prove di continuità sui conduttori di terra e di protezione, assieme a verifiche strumentali sul corretto funzionamento degli interruttori differenziali, comunemente noti come salvavita.

Ulteriori controlli comprendono la misurazione della resistenza di terra, l’impedenza dell’anello di guasto (se presente) e le tensioni di contatto e di passo. Una volta completata la verifica, viene rilasciata una certificazione attestante l’esito delle operazioni eseguite, confermando la conformità dell’impianto agli standard di sicurezza richiesti.

Chi è responsabile delle verifiche?

I controlli previsti dall’articolo 86 del Testo Unico sulla sicurezza rientrano nella manutenzione ordinaria e possono essere eseguiti da un tecnico ritenuto competente dal datore di lavoro. Questo professionista può essere il responsabile tecnico di un’azienda certificata secondo il D.M. 37/08, un membro del personale tecnico interno, oppure un tecnico esterno. È fondamentale che tali verifiche siano condotte da personale qualificato, specialmente per ciò che concerne la sicurezza degli impianti elettrici e dei dispositivi di protezione dalle scariche atmosferiche.

Per interventi più complessi che superano la manutenzione ordinaria, è necessario affidarsi a un’impresa installatrice o a un ufficio tecnico interno, abilitati secondo il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 gennaio 2008, n. 37. Questo assicura che tutte le operazioni siano eseguite in conformità con le normative vigenti, mantenendo elevati standard di sicurezza.

Stabilimento visto dall'alto

Obblighi di manutenzione per gli impianti elettrici privati

La manutenzione degli impianti elettrici non si limita solo agli ambienti lavorativi, ma si estende anche agli edifici privati. Infatti, i proprietari di abitazioni sono tenuti a garantire che gli impianti elettrici domestici rispettino le normative di sicurezza previste dal Decreto 22 gennaio n. 37 del 2008. Tale decreto, all’articolo 8 comma 2, impone ai proprietari di adottare misure adeguate per preservare le caratteristiche di sicurezza degli impianti, in linea con le istruzioni fornite dall’impresa installatrice e dai produttori delle apparecchiature utilizzate.

È quindi responsabilità del proprietario assicurarsi che gli impianti elettrici siano mantenuti in condizioni ottimali, eseguendo controlli regolari e interventi di manutenzione quando necessario. Questo non solo tutela la sicurezza degli occupanti, ma contribuisce anche alla protezione del patrimonio immobiliare nel lungo termine.