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Cavallette campi

Torna il rischio di invasione delle cavallette: ecco cosa fare e come proteggere le nostre piante!

La bella stagione non porta solo con sé caldo, sole e vacanze, ma anche l’allarme cavallette. Ogni anno, puntualmente, le cavallette fanno il loro ritorno in Italia, pronte a devastare campi e frutteti. Gli agricoltori e gli allevatori paventano il momento in cui le cavallette faranno il loro ritorno. Questo perché le cavallette distruggono tutto, mangiando ogni cosa che gli si para davanti. E questo sia che si tratti di campi coltivati che di vigne, frutteti o anche orti privati. Inoltre infastidiscono anche gli animali, danneggiando così anche gli allevamenti.

Perché le cavallette infestano l’Italia?

Cavallette campi

Il problema è che le cavallette tendono a spostarsi in gruppi numerosi, nutrendosi di tutto ciò che incontrano. Soprattutto quando il clima è caldo e secco, ecco che tendono a proliferare. E in questo periodo di siccità in Italia, questa non è una buona cosa.

Le femmine depongono le uova nel terreno. In condizioni di siccità, la terra si spacca e in queste fessure le uova maturano indisturbate, pronte a far nascere un gran numero di cavallette.

Tendenzialmente le cavallette arrivano in sciami, tutte insieme. Poi, dopo aver distrutto le coltivazioni nutrendosi di esse, così come sono arrivate spariscono. La Sardegna, per questo motivo, è già in allerta: è la regione italiana maggiormente colpita da questo problema.

Nel 2022, le cavallette hanno imperversato 60mila ettari di terreno coltivato. Ma complice la siccità, si prevede che nel 2023 tale cifra possa salire a 100mila. Per questo motivo in Sardegna si stanno attrezzando per fronteggiarle.

Cavallette

Per eliminare le uova, bisognerebbe arare di continuo il terreno, cosa però infattibile a causa delle colture in crescita. Così vengono attuati piani di disinfestazione, ma vuoi per motivi di costo, vuoi per motivi di organizzazione, non si riesce mai a coprire tutto il terreno colpito, ma solamente le aree maggiormente colpite.

Nel frattempo i piani di prevenzione prevedono anche di schierare l’Esercito se la situazione lo richiede. Ma bisogna fare presto: con i caldi anomali della stagione, in alcune zone della Sardegna le uova potrebbero già cominciare a schiudere fra qualche settimana, in anticipo rispetto all’estate.