La situazione dei dischetti di plastica neri rinvenuti sulle spiagge di Rosolina ha sollevato interrogativi tra i cittadini e le autorità locali. Questo fenomeno è emerso grazie alle segnalazioni di residenti e volontari che frequentano la zona balneare di Rosolina Mare. Il sindaco Michele Grossato ha commentato la situazione, assicurando che non si tratta di un’emergenza, ma che è comunque una problematica da tenere sotto controllo.

Origine dei dischetti rinvenuti
I dischetti di plastica, che si presentano neri e leggermente flessibili, sono stati oggetto di analisi per determinare la loro provenienza. Si ipotizza che possano essere parte di un sistema di trattamento delle acque, specificamente dal MBBR (Moving Bed Biofilm Reactor). Questi oggetti sono utilizzati nei processi di depurazione per favorire la crescita di batteri che trattano le acque reflue, fungendo così da filtri. Tuttavia, le ricerche sono ancora in corso e non è stata confermata ufficialmente la loro origine.
Possibili spiegazioni sulla situazione
La presenza di questi dischetti sulla spiaggia di Rosolina Mare ha generato diverse ipotesi. Riccardo Mancin, coordinatore nazionale dell’iniziativa Plastic Free, ha sottolineato che non sono state ricevute denunce ufficiali riguardo alla dispersione di questi oggetti. Si sospetta che possano provenire da serbatoi di navi, scaricati durante le soste dei mezzi che operano nel terminal gasiero. Mancin ha anche evidenziato che, sebbene il numero di dischetti sia significativo, la spiaggia non è completamente invasa, e i volontari stanno attivamente partecipando alla loro raccolta.
Areale di diffusione dei dischetti
È stato accertato che i dischetti sono principalmente concentrati nella zona di Rosolina Mare. Mancin ha confermato che i ritrovamenti sono frequenti lungo questo tratto di spiaggia, mentre in altre aree, come lo scanno di Tramontana, non sono stati segnalati. Questo suggerisce che il problema potrebbe essere circoscritto a una specifica località piuttosto che diffuso lungo tutta la costa. L’assenza di dischetti in altre zone potrebbe indicare una fonte localizzata di questo inquinamento.
Attività di raccolta svolte dai cittadini
Negli ultimi giorni, un gruppo di cittadini si è attivato per raccogliere i dischetti lungo il litorale di Rosolina Mare. I volontari hanno documentato la presenza di questi oggetti, con il sindaco che monitora la situazione per capire se il fenomeno si estende ad altre aree. Recentemente, tra il bagno ‘Tortuga’ e la prima diga, sono stati raccolti circa duecento dischetti. Anche lungo il percorso pedonale che costeggia la spiaggia si sono rinvenuti dischetti, trasportati dalle mareggiate. I cittadini continuano il loro impegno per mantenere la spiaggia pulita e sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a questa problematica ambientale.