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pesce fossile

Scoperto un pesce fossile capace di respirare sia fuori che dentro l’acqua: lo hanno trovato proprio qui

Spostiamoci per un attimo in Australia perché qui è stata fatta una sensazionale scoperta. È tornato infatti alla luce un pesce fossile risalente al Devoniano che pare fosse capace di respirare sia dentro l’acqua che fuori dall’acqua. E tutto perché aveva un doppio apparato respiratorio che gli avrebbe consentito di ricavare ossigeno sia dall’acqua che dall’aria.

La storia dello straordinario pesce fossile australiano

pesce fossile

In Australia c’è un fiume noto come Finke (o come Larapinta per i nativi). Fiume ben conosciuto anche dai coloni sin dal 1860, questo fiume vanta l’evocativo appellativo di “fiume più antico del mondo”. Non sappiamo se effettivamente lo sia, ma quello che è certo è che pare si sia formato fra i 300 e i 400 milioni di anni fa.

Questo fiume è particolarmente apprezzato dai paleontologi in quanto qui sono stati trovati diversi fossili. L’ultimo ritrovamento in ordine di tempo ha meritato una pubblicazione sul Journal of Vertebrate Paleontology. Lo studio in questione ha voluto presentare al mondo un pesce fossile risalente al Devoniano (e dunque vissuto qualcosa come 380 milioni di anni fa).

fiume australia

Questo pesce fossile presentava diverse peculiarità. Prima di tutto era dotato di notevoli zanne. Ma la cosa che ha colpito maggiormente i paleontologi è che era dotato di un sistema respiratorio doppio, capace di garantirgli l’assorbimento di ossigeno ovunque si trovasse, sia fuori che dentro l’acqua.

Il pesce fossile in questione rappresenta una nuova specie. Il ritrovamento è avvenuto in una formazione rocciosa nota come Harajica Sandstone. Per questo motivo, il pesce in questione ha preso il nome di Harajicadectes zhumini che significa “il mordicchiatore di Harajica”, per via della sua bocca e dei suoi denti.

In realtà questa nuova specie è stata scoperta già nel 2016, ma solamente adesso è stata studiata attentamente. Pesce predatore, si difendeva grazie ai suoi denti e alle scaglie spesse e resistenti che lo rivestivano.

canguro

Inoltre il pesce presentava due fori simmetrici al di sopra del cranio. Grazie a queste aperture poteva assorbire l’ossigeno anche quando stava fuori dall’acqua. In realtà molti pesci del Devoniano, anche filogeneticamente distanti dall’Harajicadectus, presentavano adattamenti similari. Si parla di un fenomeno noto come evoluzione convergente. Proprio in quel periodo, infatti, la Terra subì un netto calo dell’ossigeno atmosferico, quindi diversi animali dovettero adattarsi, cercando di carpire ossigeno sia dall’aria che dall’acqua.

E molti pesci, anche geneticamente distanti fra di loro, svilupparono meccanismi simili fra di loro.