Il modello nature positive rappresenta una nuova prospettiva nella gestione della risorse naturali e nell’approccio all’ambiente. Si basa sull’idea che la natura abbia un valore e che dovremmo proteggere e conservare gli ecosistemi per il loro stesso valore, indipendentemente dai benefici che possono dare all’uomo.
![](https://www.viveregreen.com/wp-content/uploads/2022/12/nature-positive-1.jpg)
Questo modello si contrappone al classico modello che vedeva natura come risorsa da sfruttare per trarne profitto. Questo approccio ha portato alla distruzione degli ecosistemi e a una perdita delle biodiversità, con conseguenze negative per l’ambiente e per la salute umana.
Obiettivi del nature positive
Il nature positive, promuove invece la conservazione degli ecosistemi e la protezione delle biodiversità. Si basa sulla convinzione che la natura sia un bene comune da preservare per le generazioni future, e che dovremmo agire in modo responsabile per proteggere l’ambiente e garantire un futuro sostenibile.
![RAGAZZA NELLA NATURA](https://www.viveregreen.com/wp-content/uploads/2022/12/NATURE-POSITIVE.jpg)
Questo modello potrebbe contribuire a salvare il pianeta attraverso delle pratiche di conservazione. Potrebbe incoraggiare le aziende a metodi di produzione sostenibile, a rispettare i limiti di sfruttamento delle risorse naturali, e ad investire su tecnologie che riducono l’impatto ambientale.
![natura](https://www.viveregreen.com/wp-content/uploads/2022/12/NATURE-POSITIVE2.jpg)
Questo modello potrebbe aiutare a creare aree protette e il sostegno a progetti di conservazione della natura.
Non si tratta solo di sostenibilità dell’ambiente, questo progetto potrebbe creare 395 milioni di posti di lavoro entro il 2030 e produrre un profitto in nuove opportunità di business. E’ evidente che bisogna affrontare le 3 grandi crisi della nostra epoca: la natura, l’emergenza climatica e la giustizia sociale.
C’è un forte interesse da parte di tutti i governi, impegnati in vari progetti, in cui i leader si adoperano a favore della riduzione e della perdita della natura e del suolo. Alla COop 26 di Glasgow, i leader di 144 paesi hanno sottoscritto l’impegno di interrompere ed invertire i processi di deforestazione e di degrado del suolo entro il 2030. Anche la Commissione Europea con la sua proposta di Nature Restoration Law, si pone nello stesso modo.