Vivere Green

Questo parassita che sembra una farfalla, è in realtà molto pericoloso: ecco cos’è e come eliminarlo

L’Eulia (Argyrotaenia ljungiana), anche comunemente chiamata l’Eulia della vite e dei fruttiferi, è un parassita molto diffuso fra le coltivazioni italiane. Questo insetto si ciba principalmente di frutteti e pianta della vite, come suggerisce il nome. Tuttavia esso attacca anche altre coltivazioni ortive e semplici piante ornamentali da giardino o da appartamento. Per tale motivo in quest’articolo vi spiegheremo come riconoscere le larve dell’Eulia, l’insetto stesso e come agire per eliminarlo del tutto prima che provochi gravi danni alle piantagioni.

Come identificare l’Eulia

Questo piccolo insetto risulta essere molto simile ad una farfalla, con la differenza che le sue dimensioni sono molto ridotte; infatti la sua apertura alare è di circa 15-17 mm. Inoltre, come molte specie di animali, l’esemplare femmina è un po’ più grande del maschio. Le ali anteriori hanno una forma di trapezio dal colore ocra chiaro, con delle strisce più scure tendente al marrone. Invece le ali posteriori sono più piccole e di colore grigio. La testa è ricoperta da peli marroni con due grosse antenne di colore nero.

Le larve di questo parassita misurano quasi 2 cm e sono di colore verde giallastro. Infine le uova sono di forma discoidale e colore giallastro, con un diametro di circa 1 cm e deposte di solito sulle foglie della pianta attaccata.

Come eliminare questo insetto

Eulia, l'insetto che attacca i frutteti

Per difendere le piante dagli attacchi di questi parassiti, bisogna prima stabilire la quantità di insetti presenti nei dintorni. Questo è possibile grazie all’uso di trappole a base di ferormoni sessuali, che vanno piazzate intorno ai frutteti preferibilmente ad aprile. Una volta stabilita la quantità di insetti presenti, il prodotto biologico più efficace da utilizzare è il Bacillus thuringiensis. La sua azione insetticida si ha tramite ingestione. Una volta ingerito esso provoca gravi lesioni a livello intestinale, causando la paralisi e la morte del verme.