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Prendersi cura di questa pianta è davvero molto difficile: vi sveliamo dei TRUCCHI per evitare di farla appassire

La Phalaenopsis è una pianta che appartiene alla famiglia delle orchidee epifite, ed in natura ne esistono circa 70 specie diverse. Essa cresce principalmente sulla corteccia degli alberi, è un vegetale molto resistente e duraturo nel tempo, possiede delle foglie carnose, ovali e di colore verde scuro e dei fiori di vario colore dalle dimensioni molto grandi. Questa particolare pianta è originaria della zona tropicale asiatica, e della zona subtropicale dell’Australia. Esso è un vegetale a sviluppo monopodiale, ossia possiede un solo piede vegetativo. In quest’articolo vi sveleremo alcuni trucchi utili per accelerare il processo di crescita di questa pianta, rendendola anche più resistente.

Come annaffiare la Phalaenopsis

Queste particolari orchidee, essendo di origine tropicale, prediligono le temperature alte ed un ambiente abbastanza umido. Nonostante ciò esse sono ideali da coltivare in serra oppure in casa. Questi vegetali amano la luce del sole, che però deve essere schermata. Per tale motivo vi consigliamo di posizionare questa pianta in casa vicino ad una finestra magari coperta con una tenda.

Phalaenopsis, trucchi per annaffiarla

Annaffiare questa pianta però risulta abbastanza complicato, poiché eventuali ristagni potrebbero uccidere la Phalaenopsis. Essa preferisce acqua demineralizzata, perché le sue radici aeree sono particolarmente sensibili agli eccessi di sali. Inoltre essa andrebbe annaffiata solamente quando il terreno risulta del tutto asciutto, e preferibilmente durante le prime ore del mattino, in modo tale che il terriccio risulti bagnato il minor tempo possibile. I metodi che potete utilizzare per annaffiare queste orchidee sono due: con una bagnatura normale oppure tramite immersione. Nel primo caso basterà annaffiare la pianta normalmente senza esagerare per evitare ristagni, mentre nel secondo caso dovrete posizionare la pianta in un vaso con 3-4 cm di acqua per 4 o 5 minuti.

Invece per quanto riguarda la fertilizzazione, essa deve essere effettuata con basse dosi di concime contemporaneamente all’annaffiatura, ogni 15 giorni fino al momento della fioritura.