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Perché devi assolutamente evitare l’acquisto di questi formaggi durante l’estate

In estate la produzione di latte di pecora diminuisce, rendendo rari i formaggi freschi. I piccoli caseifici spesso sospendono la produzione, aumentando la difficoltà di reperibilità dei prodotti.

La produzione di latte di pecora subisce una significativa diminuzione durante i mesi estivi. Questo fenomeno è legato al ciclo naturale degli animali, che entra in un periodo di pausa riproduttiva. Di conseguenza, la disponibilità di formaggi ovini freschi diventa limitata, influenzando non solo il mercato, ma anche le abitudini dei consumatori.

Con l’arrivo della stagione estiva, ci sono cambiamenti che riguardano non solo il clima e l’umore, ma anche i prodotti caseari. È importante essere consapevoli di quali formaggi siano effettivamente adatti per l’acquisto in questo periodo dell’anno. Infatti, esistono delle verità poco conosciute sui formaggi freschi e sulla loro conservazione durante l’estate.

Formaggi freschi: limitazioni estive

Formaggi come mozzarella, stracchino, robiola e ricotta sono spesso apprezzati per il loro gusto delicato. Tuttavia, richiedono condizioni di conservazione ottimali per garantire la loro sicurezza e qualità. Durante l’estate, la catena del freddo può essere compromessa anche per brevi periodi, aumentando il rischio di proliferazione di batteri nocivi. Anche se la data di scadenza è lontana, questi formaggi possono deteriorarsi rapidamente, perdendo non solo freschezza, ma anche sapore e consistenza. Ciò rende il consumo di questi prodotti particolarmente rischioso, specialmente per donne in gravidanza e bambini.

La stagione del latte: un ciclo naturale

È importante notare che non tutte le specie animali producono latte in maniera continua. Nel caso di pecore e capre, la produzione di latte avviene principalmente da febbraio a giugno. Questo ciclo è influenzato da fattori naturali legati alla riproduzione. Le pecore, infatti, hanno un periodo di attività riproduttiva che inizia in estate e si conclude in inverno. La lattazione si attiva dopo il parto, che generalmente avviene in inverno, e dura circa sei mesi. Di conseguenza, la disponibilità di latte ovino diminuisce drasticamente in estate, rendendo difficile la produzione di formaggi freschi come la ricotta di pecora e i pecorini.

In aggiunta, molti caseifici artigianali seguono il ritmo naturale degli animali, sospendendo la produzione di formaggi freschi durante i mesi estivi. Le sfide legate alla conservazione in condizioni climatiche elevate contribuiscono a questa scelta. I formaggi freschi, quindi, diventano sempre meno disponibili, e sebbene possano essere reperiti, spesso si tratta di prodotti meno freschi o realizzati con latte congelato o pastorizzato, che non garantisce lo stesso livello di sapore e qualità.

Chiusura estiva dei caseifici

Molti produttori locali di formaggi freschi e semistagionati decidono di fermare la produzione durante l’estate a causa del caldo e delle difficoltà associate alla gestione della qualità del prodotto. Alcuni di questi produttori portano gli animali in alpeggio per il periodo estivo, mentre altri scelgono di riprendere l’attività produttiva solo a settembre. Questo porta a una riflessione importante per i consumatori: i formaggi che si trovano nei supermercati durante l’estate potrebbero non essere gli stessi che si possono acquistare durante il resto dell’anno. È fondamentale chiedersi se il prodotto sia autentico o se sia stato creato per soddisfare la domanda del mercato.

Alternative da considerare

In questo periodo, è consigliabile optare per formaggi stagionati, come Parmigiano, pecorino stagionato, Grana e caciocavallo. Questi prodotti sono più resistenti alle alte temperature e tendono a mantenere una qualità migliore. Un’altra opzione interessante è rappresentata dai formaggi d’alpeggio, che vengono prodotti in quota durante l’estate. Questi formaggi stagionali offrono un sapore intenso e autentico, perfetto per chi desidera provare qualcosa di diverso e di alta qualità durante i mesi caldi.