Vivere Green

Mai più fertilizzanti e pesticidi nelle culture, usando questa risorsa naturale: ecco di cosa si tratta

Un po’ dappertutto, anche se mai troppo velocemente per i nostri gusti, si stanno mettendo al bando l’uso di fertilizzanti e pesticidi nelle colture. Già, ma questo crea un problema che bisogna risolvere al più presto. Se non si possono più usare (giustamente) alcuni fertilizzanti e pesticidi chimici, bisogna comunque trovare delle alternative per rendere più produttive le colture e proteggerle da parassiti e agenti patogeni. Ecco dunque che un gruppo di ricerca svizzera ha studiato una via alternativa: i funghi come fertilizzanti per le piante.

Funghi al posto di fertilizzanti e pesticidi per le colture?

Il fatto è che le colture possono essere aggredite da molti agenti patogeni che se ne infischiano altamente del fatto che l’uomo cerchi di diventare più virtuoso eliminando i pesticidi. Anzi: questi agenti patogeni ringraziano sentitamente. Quindi è imperativo trovare delle alternative più naturali per proteggere colture e raccolti, in modo da proteggere l’ambiente, rispettare la biodiversità, ridurre l’inquinamento, ma avendo comunque un raccolto degno di questo nome.

Dunque ecco che diversi centri di ricerca stanno studiando delle alternative. Come quello dell’Università di Zurigo e di Basilea che, insieme ad Agroscope (il centro svizzero per la ricerca agronomica) e il FiBL (l’Istituto di ricerca per l’agricoltura biologica), sta sperimentando la strada dei funghi micorrizici.

Microplastiche campi

Con il termine di micorriza si intende la simbiosi di un fungo con le radici di una pianta, in modo che i funghi possano agire sia sulla pianta che sul terreno. Come agiscono sulle piante queste micorrize? In diversi modi:

  • migliorano l’assorbimento di acqua e nutrienti dal terreno
  • aumentano la resistenza ai patogeni e ai parassiti
  • aumentano la resistenza agli eventi climatici stressanti

Finora gli esperimenti svoltisi in Svizzera hanno dimostrato come l’uso delle micorrize funzioni anche su campi molto ampi. Per esempio, hanno mescolato al terreno i funghi prima di seminare 800 appezzamenti di terra in 54 aziende agricole di mais. Al momento i risultati sono abbastanza buoni: in molti appezzamenti le rese sono aumentate del 40%. Solo che in un terzo dei terreni la resa non è aumentata e, a volte, è diminuita.

pannocchia

Così i ricercatori hanno cercato di capire il perché di queste differenze e hanno scoperto che il sistema funziona solo se nel terreno ci sono già parecchi funghi. E se ovviamente in quel campo ci sono agenti patogeni, altrimenti in quest’ultimo caso i funghi micorrizici non apportano benefici.