Vivere Green

L’altra faccia delle auto elettriche: le conseguenze preoccupano

Da un lato le auto elettriche rappresentano un passo avanti in termini di emissioni, aiutando a ridurre l’inquinamento nelle città. Dall’altro però l’aumento significativo della loro produzione, avrebbe generato un impatto ambientale preoccupante e, in alcuni Paesi del mondo, ci sarebbero state addirittura delle violazioni dei diritti umani. Lo afferma Amnesty International.

Sono le auto del futuro. Create per ridurre le emissioni di gas serra e migliorare così la qualità dell’aria all’interno delle città, la loro richiesta negli ultimi anni è aumentata tantissimo. Ma se rappresentano un’innovazione assoluta in campo automobilistico, la loro produzione copiosa preoccupa per l’impatto ambientale che avrebbe, in particolare in alcuni paesi del mondo.

Quindi la transizione verso veicoli elettrici è senza dubbio una componente importante nella lotta contro il cambiamento climatico, ma è fondamentale che le aziende del settore elettrico e automobilistico si assumano la responsabilità di garantire la sostenibilità ambientale e il rispetto dei diritti umani lungo l’intera catena di produzione. Diritti che secondo Amnesty International sarebbero stati violati in alcuni casi.

Quali sarebbero le conseguenze relative all’aumento di produzione di auto elettriche

Sarebbe proprio la sovrapproduzione di veicoli elettrici, in risposta ad una maggiore attenzione alla sostenibilità, a causare un vero e proprio disastro ambientale. La denuncia arriva da Amnesty International, che ha voluto porre l’attenzione non solo sull’impatto negativo legato alla continua espansione delle miniere di cobalto e rame nella Repubblica Democratica del Congo, ma anche sulle violazioni dei diritti umani.

Il cobalto necessario per le batterie delle auto elettriche è concentrato in gran parte nella Repubblica Democratica del Congo. Così l’espansione delle miniere su scala industriale ha portato a uno sgombero forzato di intere comunità, con conseguenti violazioni dei diritti umani, incendi dolosi e percosse. Sempre Amnesty International ha documentato inoltre casi di lavoro minorile e condizioni di lavoro pericolose proprio in queste miniere. L’associazione ha quindi esortato la produzione di questi veicoli a rispettare i modelli di sostenibilità ambientale e impatto sociale.