Leonardo ZanolliLa mosca bianca è ormai diffusa in tutto il mondo ma in pochi sanno che cos’è e come combatterla. È un parassita simile ad una farfalla, molto più piccola e, come ci dice il nome, di colore bianco.
La sua diffusione è data dalla sua grande resistenza alle diverse temperature, alla sua veloce capacità di riprodursi e alle sue piccole dimensioni, che la rendono poco visibile. Ecco spiegato anche il motivo per il quale è difficile combatterla. La mosca bianca riesce a deporre fino a 200 uova, pronte a schiudersi dopo 12 giorni circa. Si può trovare più spesso nella parte inferiore delle foglie delle nostre piante. Questo la rende difficile da trovare, prima che causa dei danni alle nostre piante.
Quali piante attacca
Spesso la mosca bianca preferisce la pagina inferiore della foglia, in quanto è più riparata. Questo insetto è sensibile al vento per via del suo leggero peso. Le piante preferite dalla mosca bianca sono quelle a fiore, ma la si trova spesso anche sugli agrumi fino al fico e agli ulivi. Ogni razza di mosca bianca, ha la propria pianta preferita. La razza più comune si trova in condizioni chiuse, causando ingenti danni alle coltivazioni in serra e domestiche.
La lotta alla mosca bianca viene fatta con insetticidi di tipo commerciale. La difficoltà sta nel riuscire a combattere solo i soggetti adulti. Le larve risultano essere indenni agli insetticidi e questa è la principale difficoltà nel combattere la mosca bianca.
Sintomi
La mosca bianca ha una bocca che permette di creare dei piccolissimi fori, da dove succhia la linfa della pianta. Il sintomo principale è il deperimento improvviso della pianta. I fori creati dalle mosche sono cosi piccoli da non portare la foglia ad arricciarsi o evidenziare malessere, portando direttamente al deperimento di tutta la pianta.
Un altro sintomo comune è quello di notare una sostanza biancastra e gelatinosa sulle foglie. Si tratta di un liquido dolciastro emesso dalle mosche bianche.
Manuela Chimera
