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La cura per il tumore potrebbe arrivare proprio da ciò che mangiamo: la scoperta di uno studio su queste verdure

Uno studio pubblicato recentemente su Frontiers in Pharmacology ha fatto ben sperare per la cura del cancro. Dai dati ricavati da Magdalen Winkiel dell’Università Adam Mickiewicz, ecco che sembra che alcune verdure e tuberi come pomodori e patate siano particolarmente ricchi di glicoalcaloidi, molecole che si sono rivelate promettanti nella cura dei tumori. Fra i glicoalcaloidi esaminati ci sono stati:

  • solanina
  • solasonina
  • solamargina
  • tomatina
  • ciacconina

Pomodori e patate, la cura del cancro passa attraverso i glicoalcaloidi?

I ricercatori si sono concentrati sui principali glicoalcaloidi contenuti nelle solanacee. Queste piante, usate da tempo nella medicina tradizionale, sono ricche proprio di questi glicoalcaloidi che pare che abbiano la capacità di inibire le cellule tumorali. In particolare, inducono l’apoptosi delle cellule neoplastiche, cioè la loro morte programmata.

Visto che molti tumori si sviluppano a seguito di mutazioni di geni che sopprimono, controllano o ritardano l’apoptosi, ecco che sostanze dotate di proprietà che influiscono sull’azione di tali geni possono essere utili per contrastare le neoplasie.

Queste molecole, che vanno sotto il nome di Solanacee GA, potrebbero entrare a far parte di metodi alternativi nel trattamento dei tumori. Possono agire su diverse linee tumorali, anche a basse concentrazioni e possono interferire con la crescita delle cellule tumorali e con la loro morte tramite diversi meccanismi. Inoltre si pensa che tali molecole potrebbero essere usate anche in combinazione con altri farmaci o terapie, migliorandone dunque l’efficacia.

Dottore in laboratorio

Per esempio, la solanina contenuta nelle patate contribuisce a velocizzare l’apoptosi delle cellule neoplastiche, modificando l’espressione di specifici geni che regolano questo meccanismo. Questo significa che, in pratica, inibisce la crescita del tumore. Inoltre solanina e ciacconina sembrano inibire le metastasi.

La solamargina delle melanzane, invece, si è visto che rallenta la replicazione delle cellule neoplastiche epatiche. La solasonina, invece, agisce contro le cellule staminali.

La tomatina, invece, presente in grandi quantità nelle foglie dei pomodori, tende a inibire la proliferazione delle cellule tumorali, ma non sembra indurne l’apoptosi in tutti i tipi di tumori. Per contro, inibisce l’angiogenesi, quindi contribuisce comunque a rallentare la crescita delle neoplasie.

Ma non solo pomodori e patate contengono molecole utili per la salute umana. Anche questo frutto contiene delle molecole benefiche.