Vivere Green

Il nuovo allarme lanciato dal WWF sulle sostanze trovate: sono anche nel cibo!

Le sostanze tossiche sono ormai presenti ovunque, addirittura tra le nostre mura domestiche.

A lanciare l’allarme è proprio il WWF, sottolineando la quantità di sostanze tossiche disperse nell’ambiente e quelle in commercio, dunque oltre allo smog c’è ben altro.

Le sostanze tossiche alle quali siamo esposti

Sono state individuate 10 sostanze tossiche, alle quali noi siamo continuamente esposti durante la vita di tutti i giorni.

Che siano sostanze chimiche sintetiche o sostanze già presenti in natura, mai come al giorno d’oggi dobbiamo farci i conti durante la giornata. Queste sono i PM10 e PM2,5 il cosiddetto particolato atmosferico dato dai metalli pesanti, i pesticidi, gli inquinanti organici persistenti (POP) come i policlorobifenili (PCB), le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), i benzeni e le diossine.

convivere con le sostanze tossiche

Tutti gli ambienti possono essere potenziale fonte di inquinanti: dalle città, alle campagne, ma persino gli spazi chiusi come case, scuole e luoghi di lavoro, soprattutto in un contesto di industrializzazione e urbanizzazione incontrollate, di crescita demografica e utilizzo intensivo di combustibili fossili.

Sostanze tossiche dell’aria e acqua

Questi composti li possiamo trovare anche nell’acqua e nell’aria.

In acqua troviamo prevalentemente arsenico e mercurio, il pesce, soprattutto i grandi pesci predatori, sono l’alimento più a rischio. Ad esempio, una sola porzione di pesce spada (circa 60 grammi per i bambini e 150 per gli adulti) può superare la dose settimanale tollerabile di metilmercurio .

sostanze tossiche nei mari

Per quanto riguarda l’aria invece troviamo il piombo, nel nostro paese ad esempio, si stima che circa 160mila bambini e ragazzi abbiano livelli medi nel sangue superiori ai 5 microgrammi per decilitro, 20mila superiori a 10 microgrammi. Lo assumiamo dal particolato atmosferico, presente il grandi quantità nelle città come prodotto delle smog, quindi della combustione di combustibili fossili ma anche dal cibo. Nelle verdure ad esempio lo possiamo trovare associato all’ acqua con cui le abbeveriamo.