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Ibiza popolata da serpenti marini, turisti preoccupati: ecco cosa dicono gli esperti su cosa sta accadendo

Ibiza affronta un’emergenza ecologica a causa dell’invasione del biacco, un serpente originario della Spagna che minaccia la fauna locale e spaventa i turisti, portando a cancellazioni di vacanze.

Ibiza, celebre per le sue splendide spiagge e l’atmosfera vivace, sta affrontando una preoccupante crisi ambientale. Recenti segnalazioni di turisti spaventati da avvistamenti di serpenti marini, lunghi fino a 1,8 metri, hanno destato allarmismo. Molti visitatori hanno scelto di rinunciare alle loro vacanze, intimoriti dalla presenza di questi rettili nelle acque cristalline dell’isola. Questo fenomeno, tuttavia, è sintomo di un problema più grave: l’invasione del biacco, un serpente originario della Spagna e del Nord Africa, che sta alterando l’ecosistema locale.

Origini dell’invasione: un serpente inaspettato

Il biacco, noto scientificamente come Hemorrhois hippocrepis, è giunto a Ibiza nei primi anni del 2000, probabilmente trasportato involontariamente con le radici di ulivi ornamentali provenienti dalla terraferma. In assenza di predatori naturali e con una disponibilità abbondante di prede, come la lucertola muraiola Podarcis pityusensis, la popolazione di questi serpenti ha preso piede in modo esponenziale. Ciò che inizialmente sembrava un evento sporadico ha presto portato a una proliferazione incontrollata. Oggi, il biacco non si limita più a rimanere sulla terraferma, ma ha sviluppato abilità natatorie sorprendenti. Víctor Colomar, coordinatore del Consorzio per la Protezione della Fauna Selvatica delle Isole Baleari, ha dichiarato di essere rimasto sbalordito nel vedere questi serpenti nuotare in mare. Da Portinatx a s’Espartar, i serpenti stanno invadendo zone che un tempo erano considerate rifugi sicuri per la fauna locale.

Gigantismo in atto: serpenti sempre più grandi

I serpenti a Ibiza non solo hanno adattato le loro abitudini, ma stanno anche aumentando notevolmente le loro dimensioni. Il record per un biacco catturato è di 1,83 metri, mentre la lunghezza media di questi esemplari è di soli 89 centimetri. Gli esperti attribuiscono questo fenomeno di gigantismo alla mancanza di predatori e alla disponibilità di cibo. Questa situazione ha portato a una crescita accelerata della popolazione, con conseguenze potenzialmente devastanti per l’ecosistema locale. La presenza di serpenti più grandi implica anche un maggior numero di uova e un’ulteriore espansione della popolazione, creando un ciclo difficile da interrompere.

Un tesoro naturale in pericolo: la lucertola muraiola

Per secoli, la lucertola muraiola ha rappresentato un simbolo dell’isola, grazie ai suoi colori vivaci che si integrano perfettamente nel paesaggio roccioso. Oggi, tuttavia, questa specie è a rischio estinzione. Su alcune piccole isole, come S’Ora, la popolazione di lucertole è stata completamente decimata, con l’ultimo avvistamento risalente al 2017. Gli esperti avvertono che, se l’invasione del biacco continuerà a questo ritmo, la lucertola muraiola potrebbe scomparire da Ibiza entro il 2030. Jaume Estarellas, biologo specializzato in specie invasive, ha descritto la situazione come un disastro ecologico in atto.

Le strategie di intervento per fermare l’avanzata

Le autorità locali e le organizzazioni ambientaliste stanno cercando di fronteggiare la situazione con misure di emergenza. La fondazione IbizaPreservation ha già installato 280 trappole, catturando quasi 500 biacchi nel corso dell’anno scorso. Parallelamente, il Consorzio per la Fauna Selvatica delle Isole Baleari ha riportato di aver catturato oltre 3.000 serpenti tra Maiorca, Ibiza e Formentera. Nonostante questi sforzi, gli esperti ammettono che la situazione rimane critica. Estarellas ha sottolineato come i serpenti si siano dimostrati predatori incredibilmente adattabili, rendendo le operazioni di contenimento una sfida continua.

Impatto sul turismo: una minaccia crescente

La presenza dei serpenti in mare ha suscitato timori tra i turisti, che condividono immagini e racconti sui social media, amplificando il senso di paura e incertezza. Un recente episodio a Portinatx ha visto due persone in gommone imbattersi in un serpente lungo quasi due metri, scatenando reazioni di shock. Un turista ha dichiarato di sentirsi insicuro persino di tuffarsi in acqua, affermando che vent’anni fa non avrebbe mai immaginato una situazione simile. Alcuni visitatori hanno scelto di non tornare più in acqua o di annullare le loro prenotazioni. Un curioso episodio ha visto un escursionista lasciare una brocca d’acqua per i serpenti, testimoniando la crescente preoccupazione della gente. Alcuni video mostrano chiaramente i serpenti nuotare in mare aperto, sorprendendo i turisti. Secondo l’esperta Antònia Maria Cirer, non è raro che i serpenti cerchino rifugio nelle barche durante l’inverno, emergendo poi in mare non appena le imbarcazioni vengono rimesse in acqua. Questa situazione ha generato un allarme costante, con segnalazioni quotidiane di serpenti avvistati in vari punti dell’isola.