I problemi relativi all’impianto elettrico di una abitazione possono manifestarsi in vari modi, come interruzioni improvvise di corrente o bollette elettriche anomale. Ma come si può individuare una dispersione di corrente all’interno delle mura domestiche? Dopo aver esaminato il contatore e il dispositivo salvavita, è spesso utile isolare gli elettrodomestici per identificare quale di essi potrebbe essere difettoso. Tuttavia, se la fonte del problema non è immediatamente evidente, è consigliabile contattare un elettricista esperto, che potrà effettuare controlli con strumenti professionali.

Definizione di dispersione elettrica
Per iniziare, è fondamentale chiarire il concetto di dispersione elettrica. Questa condizione si verifica quando l’energia elettrica si allontana dal circuito designato, ad esempio scaricandosi a terra o attraversando materiali conduttivi, comportando non solo rischi per la sicurezza, ma anche un incremento dei costi in bolletta.
Le origini della dispersione di corrente possono variare e tra le cause più comuni si trovano:
cavi danneggiati;
connessioni allentate;
elettrodomestici non funzionanti;
impianti di messa a terra inadeguati.
È importante notare che le normative tecniche italiane, come la CEI EN 60364, richiedono che gli impianti elettrici siano dotati di dispositivi di protezione, come i salvavita, per ridurre i rischi associati alle dispersioni elettriche.
Identificazione della dispersione elettrica in casa
Riconoscere una dispersione di corrente in casa può risultare complesso, poiché talvolta non presenta sintomi evidenti. Molto spesso, i proprietari si rendono conto del problema solo quando notano un aumento inspiegabile dei consumi in bolletta. Quali sono quindi i segnali indicativi della dispersione e come è possibile intervenire?
Segnali tipici di dispersione elettrica
Come accennato, non è sempre facile riconoscere una dispersione di corrente, specialmente se l’impianto domestico non mostra segni evidenti. Tuttavia, ci sono alcuni segnali che possono suggerire la necessità di ulteriori verifiche.
Uno dei principali indicatori è il frequente intervento del salvavita, che scatta quando rileva correnti di dispersione superiori a una certa soglia, tipicamente 30 mA, anche quando non ci sono consumi attivi. Può capitare di osservare dispersioni anche con gli elettrodomestici spenti, poiché l’energia può comunque disperdersi anche se gli apparecchi non sono in funzione.
In aggiunta, è possibile notare anomalie nei consumi registrati dal contatore: se il dispositivo indica un prelievo elevato di energia, anche quando i principali elettrodomestici sono spenti, è probabile che vi sia una dispersione in atto.
È fondamentale considerare che le problematiche possono manifestarsi anche attraverso segnali più evidenti, alcuni dei quali richiedono un intervento tempestivo. È utile prestare attenzione a:
malfunzionamenti degli elettrodomestici, come accensioni o spegnimenti inattesi, blocchi o rumori insoliti;
fluttuazioni di tensione, che si manifestano spesso con cali di luminosità;
surriscaldamento di prese e cavi, talvolta accompagnato da odori di bruciato;
componenti elettriche danneggiate, come guaine dei cavi deteriorate.
Metodi per identificare la causa del problema
Come già accennato, uno dei segnali più evidenti di una possibile dispersione di elettricità è l’interruzione del servizio elettrico. Ma come si può scoprire quale apparecchio provoca il malfunzionamento del salvavita?
Per determinare la causa dell’attivazione del salvavita, si possono seguire alcuni passaggi:
scollegare tutti gli elettrodomestici dalle prese. Se il salvavita riattiva la corrente, il problema è da ricercare in uno di questi apparecchi;
ripetere l’operazione collegando gli elettrodomestici uno alla volta fino a identificare quello responsabile dell’interruzione.
Questo approccio consente di isolare la causa: ad esempio, se la dispersione è legata a un frigorifero, scollegandolo e ricollegandolo singolarmente dovrebbe far scattare nuovamente il salvavita.
In alcuni casi, però, il problema non è attribuibile a un singolo apparecchio, bensì all’intero impianto. In tali circostanze, un tester per la dispersione di corrente può essere utile per misurare la continuità dei circuiti. Se si riscontrano problemi, è consigliabile contattare un elettricista esperto.
In alternativa, si possono utilizzare strumenti specifici: per esempio, come si può misurare una dispersione di corrente con una pinza amperometrica? Questo strumento consente di rilevare correnti anomale, monitorando il flusso elettrico attorno a un conduttore. È sufficiente posizionare la pinza attorno a un cavo di fase e uno di neutro di un circuito: se la differenza tra i due è significativa, è probabile che ci sia una dispersione elettrica.
Analisi dei consumi elettrici anomali
Infine, è importante sottolineare che la dispersione elettrica può essere identificata anche attraverso l’analisi dei consumi. Bollette particolarmente elevate, rispetto a un uso contenuto dell’energia elettrica, possono fungere da campanello d’allarme.
Oltre alla bolletta, è possibile monitorare il consumo anomalo attraverso il contatore: se, scollegando tutti gli apparecchi, il contatore continua a registrare consumi, come ad esempio un LED che lampeggia o un disco meccanico che continua a girare nei modelli più vecchi, è probabile che la causa sia una dispersione.

Rimedi per risolvere la dispersione di corrente
Ma come si può risolvere una dispersione di corrente? La soluzione dipende dalla causa, poiché in alcuni casi il proprietario dell’abitazione potrà intervenire direttamente, mentre in altri sarà necessaria la consulenza di un professionista.
Se il problema è attribuibile a un elettrodomestico malfunzionante, basterà scollegarlo dall’impianto per eliminare la dispersione. Naturalmente, l’apparecchio dovrà essere riparato o eventualmente sostituito con un nuovo modello.
Quando invece le cause non sono facilmente identificabili, è necessario contattare un elettricista. Il tecnico potrà eseguire controlli e misurazioni per individuare l’origine della dispersione. In particolare, potrà:
esaminare le prese elettriche dell’abitazione;
controllare cavi e circuiti elettrici;
assicurarsi che il sistema di salvavita funzioni correttamente;
analizzare l’impianto di messa a terra, verificando la sua idoneità e il corretto funzionamento, poiché potrebbe essere coinvolto nelle dispersioni di energia.
Per prevenire problemi futuri, è consigliabile:
eseguire controlli regolari sull’impianto elettrico, soprattutto se datato;
utilizzare elettrodomestici di qualità e certificati, scollegandoli dalla rete quando non in uso;
installare prese e interruttori di alta qualità.