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terriccio per fiori

Come scegliere il terriccio ideale

Per ottenere dei buoni risultati dal nostro giardino, orto o ancor di più vaso, serve soprattutto scegliere il terriccio ideale. Dal terriccio la pianta assume la maggior parte delle sostanze nutritive, oltre ad influire sull’assorbimento dell’ acqua, o il drenaggio della stessa.

terriccio per fiori

Quando parliamo di un giardino o di un orto, si parla di un sistema aperto, quindi più facile da gestire. In quanto è un’ambiente aperto in continuo ricircolo, dal punto di vista di microrganismi ed acqua, infatti quel terriccio ha bisogno di poche attenzioni o arricchimenti. Se parliamo di vasi invece le cose cambiano, il vaso è chiuso ed il terriccio messo inizialmente sarà lo stesso fino alla fine, quindi servono degli arricchimenti.

Come aggiungere nutrienti al terriccio

Alcuni terricci devono essere arricchiti, quindi si aggiungono dei nutrienti. I nutrienti più comuni utilizzati come arricchimento sono: azoto; fosforo e potassio. Questa pratica è svolta più spesso nei vasi, o negli orti urbani, quindi ambienti dove il terriccio non ha flusso di microrganismi e durante la vita delle nostre piante, si continua a consumare in nutrienti.

terriccio in vaso

Oltre ai nutrienti, si può modificare il nostro terriccio anche dal punto di vista dell’assorbimento di acqua, rendendolo più drenante o assorbente, in base alle esigenze delle piante.

Quali sono i migliori arricchimenti

Gli arricchimenti più consigliati sono quelli derivanti dal compost o dall’ humus, sono completamente naturali e si possono realizzare anche a casa con qualche accorgimento.

arricchimento terriccio

Altro apporto di nutrienti molto valido è quello tramite aggiunta di letame maturo, in entrambi i casi si parla di prodotti naturali, economici ed ecologici. Allo stesso tempo contengono molte sostanze nutritive, soprattutto azoto. Una volta recuperato l’ arricchimento adatto, non serve fare altro che aggiungerlo al terriccio dei nostri vasi, miscelarlo ed infine annaffiare. Questa è una pratica che si può fare una volta ogni sei mesi, in base alla quantità di piantine coltivate.