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Come cambiare la stufa a pellet sfruttando bonus e agevolazioni del 2024: ecco come fare

In questi ultimi tempi di rincari, in tanti hanno iniziato ad apprezzare la stufa a pellet per riscaldare casa. In realtà queste stufe non sono certo una novità degli ultimi mesi: sono in circolazione già da un bel po’. Tanto che chi ha comprato tempo fa una di esse, adesso potrebbe aver deciso di cambiare stufa a pellet.

Il che ci sta, visto che, rispetto all’anno scorso, anche il prezzo delle stufe è diminuito del 40%. Senza considerare, poi, che il prezzo del pellet, precedentemente aumentato a causa della guerra fra Russia e Ucraina, è nuovamente sceso (l’anno scorso un sacchetto da 15 kg costava un po’ più di 9 euro, quest’anno costa sui 6 euro). Questo anche perché l’IVA sulla biomassa è scesa dal 22% al 10%.

Chi ha deciso di cambiare stufa a pellet è bene che sappia che esistono dei bonus e delle agevolazioni che possono essere sfruttati.

Le agevolazioni per cambiare stufa a pellet

Il bonus a cui bisogna fare riferimento per cambiare la stufa a pellet è il Bonus Ristrutturazione. Inoltre anche l’Ecobonus 50% potrebbe tornare utile. Queste due misure sono state varate col preciso scopo di migliorare l’efficienza energetica delle nostre case.

Partiamo proprio dal Bonus ristrutturazione. Questo potrete chiederlo una sola volta (quindi studiate bene tutti gli interventi da fare) e permetterà di detrarre le spese fino a un monte di 96mila euro. Tuttavia sarà necessario rispettare determinati requisiti, non è che una qualsiasi stufa a pellet ti permetterà di beneficiare di questo bonus. Ecco due dei requisiti base:

  • la nuova stufa a pellet dovrà per forza avere un rendimento energetico pari o maggiore all’85%
  • sarà necessario avere una certificazione ambientale da 4 o 5 stelle, dipende se la stufa è stata sostituita o installata per la prima volta
fuoco

L’Ecobonus 50%, invece, permette di beneficiare di una detrazione anche quando si acquista una stufa a pellet. Potrai richiedere questo bonus entro e non oltre il 31 dicembre 2024 e tale detrazione sarà suddivisa in dieci quote annue.

Parlando di aliquota, sarà diversa a seconda del tipo di intervento da fare:

  • 85%: lavori edili fatti per migliorare la classe di rischio sismico
  • 65%: lavori edili fatti per migliorare la riqualificazione energetica totale dello stabile
  • 50%: lavori edili fatti per migliorare solamente l’impianto di riscaldamento
pellet

Anche per quanto riguarda l’Ecobonus ricordati che solamente i titolari della casa, eventuali condomini, gli inquilini o i famigliari conviventi possono richiederlo. In aggiunta la stufa dovrà, per forza di cose, essere pagate tramite bonifico bancario, bonifico postale parlante o finanziamento a rate. Contanti, assegni o altri sistemi non saranno accettati.