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Passeggiata col cagnolino

Camminare: calcolato il “numero magico” dei passi per dimagrire

Camminare, si sa, è un’attività salutare, in grado di farci sentire subito meglio e anche di riottenere la forma fisica. Detto ciò, quanti passi occorre fare al giorno se l’obiettivo è di perdere peso?

Una nuova ricerca scientifica fornisce il “numero magico” per scongiurare il rischio di malattie croniche, tipo l’ipertensione o il diabete, e dell’obesità.

Camminare: il numero minimo di passi al giorno per perdere peso

Passeggiata col cagnolino

Il report proviene dagli Usa, nello specifico dal National Institutes of Health, che in quattro anni ha seguito oltre 6 mila pazienti. Stando ai dati condivisi, fare almeno 8.600 passi al giorno contribuisce a prevenire l’incremento di peso nella popolazione adulta. 

Le rilevazioni indicano la tendenza a mettere su chili gradualmente nel corso della mezza età, di 1-2 chili su base annua. Nonostante non sia eccessivo, c’è la possibilità di accumuli e di giungere, perciò, all’obesità. 

L’indagine effettuata ha preso in considerazione la dieta, lo stile di vita e le abitudini del sonno. Ai partecipanti sono stati distribuiti dei tracker di attività, che hanno indossato per un arco di ore minimo di 10 al giorno. Durante il quadriennio i ricercatori hanno tenuto d’occhio i cambiamenti intercorsi. 

Camminare in riva al mare

Hanno scoperto che chi guardava quotidianamente la TV per 5 o 6 ore e dormiva meno di 6 ore a notte era più esposto a problemi di sovrappeso. 

Al contrario, seguire un regime nutritivo sano, ricco di fibre e povero di grassi, dava benefici al corpo e comportava una diminuzione della circonferenza vita se combinata con gli 8.600 passi. 

Camminata

I test eseguiti hanno poi rivelato che il rischio di sviluppare diabete e ipertensione si stabilizzava pure dopo la soglia tra gli 8 mila e i 9 mila passi. In sostanza, camminare aiuta anche a prevenire condizioni croniche e malattie. 

Tenersi in costante allenamento porta a un abbassamento della glicemia e alla resistenza all’insulina. Così diminuiscono le probabilità di soffrire di depressione, diabete, ipertensione e apnea notturna.