Vivere Green

Banane geneticamente modificate? Prodotta la prima, ecco come saranno in futuro

Da tanti anni si parla di organismi geneticamente modificati, meglio noti con l’acronimo “OGM”. In futuro tale processo potrebbero subirlo anche le banane.

Che la strada si intenda percorrerla è chiaro, basta guardarsi intorno, nello specifico alla situazione dell’Australia. Qui si è già dato il via alle sperimentazioni con lo sviluppo della prima “banana in laboratorio” e, qualora la fase di test dovesse dare i risultati sperati, allora vi sarebbero delle serie chance di creare uno storico precedente.

Fin dove le parti coinvolte nell’iniziativa si sapranno spingere, è dura stabilirlo allo stato attuale. Tuttavia, riteniamo necessario informarvi sulla questione, specialmente se, come immaginiamo, in voi alberga l’animo ecologista.

Banane geneticamente modificate: il primo esperimento in Australia

Un giorno neanche poi tanto lontano pure i supermercati della nostra penisola potrebbero essere invasi dalle banane geneticamente modificate, frutto delle tecniche sviluppate dagli operatori di settore.

In attesa di scoprire quali saranno i prossimi passi nell’industria, già in tanti stanno discutendo sul tema. Si scorge una netta spaccatura, tra chi appoggia la campagna attuata e chi, invece, crede andrà soltanto a danneggiare un ecosistema già fragile, oltre a colpire la salute dell’organismo umano.

Tante banane

Prima di fasciarsi il braccio sarebbe, perlomeno, il caso di attendere il responso dei test degli analisti. Solo allora avrebbe senso esprimersi in maniera netta e definitiva. Di sicuro, è un tema caldo e meritevole di attenzione, dato l’elevato consumo delle banane nel mondo, compreso lungo lo Stivale.

Banana fatta a fettine

Le probabilità di vederne l’introduzione nel Vecchio Continente tra breve sono, comunque, pressoché inesistenti, alla luce delle rigorose modalità di verifica stabilita dall’Unione Europea.

Una svolta del genere andrà studiata fin nei minimi particolari; pertanto, aspettiamoci delle lunghe trafile burocratiche, attuate allo scopo di garantire la sicurezza alimentare sulle nostre tavole. Inoltre, andrà preservata la biodiversità, una questione che richiede delle efficaci contromisure, onde evitare di peggiorare una situazione già parecchio delicata, a causa dell’arcinoto problema del cambiamento climatico, le cui conseguenze si notano quotidianamente.